COMUNICATO STAMPA
Legge
40. Rinaldini (Fiom): “L’esercizio del voto è un atto democratico.
Chi invita a disertare le urne mette in discussione l’istituto stesso
del referendum” “C’è anche un referendum e ci sono persone diverse che fanno dichiarazioni anche a titolo personale. Allora anch’io ne voglio fare una, a titolo personale: l’esercizio del voto è un atto democratico che ci siamo conquistati negli anni.” Lo ha detto oggi Gianni Rinaldini, segretario generale della Fiom-Cgil, alla fine dell’intervento con cui ha concluso la manifestazione che si è svolta a Bologna in occasione dello sciopero nazionale indetto da Fim, Fiom e Uilm per sbloccare la vertenza per il rinnovo della parte salariale del Contratto dei metalmeccanici. Con questa dichiarazione, che fa seguito all’appello lanciato nei giorni scorsi dalle donne della Fiom per 4 “Sì” nel referendum del 12 e 13 giugno, Rinaldini ha inteso legare la scadenza referendaria all’esperienza di una categoria in cui l’esercizio del voto referendario su piattaforme rivendicative e accordi sindacali è una pratica diffusa da anni. Già nei giorni scorsi, infatti, Rinaldini aveva dichiarato che “i lavoratori metalmeccanici sono abituati a votare, perché sanno bene che lo strumento democratico è fondamentale”. Nella stessa occasione, Rinaldini aveva osservato che “la logica di chi, in modo organizzato, invita a non andare a votare è una messa in discussione dell’istituto stesso del referendum”.
Fiom-Cgil/Ufficio stampa Roma,
10 giugno 2005 |