COMUNICATO STAMPA
Siderurgia. Cremaschi (Fiom): “Fermare la strage nelle acciaierie. I responsabili ne paghino penalmente tutte le conseguenze”
Giorgio Cremaschi,
Segretario nazionale della Fiom-Cgil, ha rilasciato oggi la seguente
dichiarazione relativa all’infortunio mortale che si è verificato nelle
prime ore del mattino all’Ilva di Taranto: “Un nuovo omicidio bianco in siderurgia, un nuovo infortunio mortale all’Ilva di Taranto, un nuovo attentato alla salute e alla sicurezza dei lavoratori. Anche questo come tanti altri infortuni gravi o mortali, poteva essere evitato solo che si fossero rispettate le norme di sicurezza. Ora piangiamo un nuovo morto, un nuovo omicidio bianco e in primo luogo esprimiamo dolore e solidarietà ai familiari, ai compagni di lavoro, a tutti coloro che sono colpiti da questo tragico evento.” “Ormai
è chiaro, all’Ilva come in tante aziende siderurgiche, da Piombino a
Taranto, è una strage. Questa strage va fermata. Gravissime sono le
responsabilità delle direzioni aziendali. E’ bene ricordare che
all’Ilva di Taranto per tutta l’estate si sono succeduti incidenti
gravi e gravissimi che solo per casi fortuiti non hanno aumentato il
numero dei morti. Si entra in fabbrica e non si è sicuri di uscirne vivi
o integri. Questa è la realtà. Il momento delle parole, degli impegni
generici, delle assicurazioni è concluso. Giustamente i lavoratori
dell’Ilva di Taranto hanno fermato la fabbrica scendendo subito in
sciopero, ma questa è solo una prima risposta. “ “Chiediamo alle pubbliche istituzioni, agli Enti locali, alla Regione, al Governo, di intervenire per fermare la strage. Chiamiamo l’opinione pubblica, le forze politiche, i movimenti della società civile a esprimere solidarietà e sostegno ai lavoratori.” “
Fiom-Cgil/Ufficio stampa Roma, 9 settembre 2005 |