COMUNICATO STAMPA

 

Fincantieri. Fim, Fiom, Uilm: “Rischiosa e inaccettabile l’annunciata privatizzazione del Gruppo”. Chiesta la convocazione urgente del Comitato strategico

Il Coordinamento nazionale Fim, Fiom, Uilm della Fincantieri ha diffuso oggi un documento di cui pubblichiamo ampi stralci.

 

“Il Coordinamento sindacale - dice il documento - valuta inaccettabile qualsiasi tentativo di privatizzare la Fincantieri , che determini un rischio per le prospettive industriali, per l’unità e l’integrità del Gruppo e per l’occupazione dei cantieri navali.”

“Il progetto - più volte annunciato da Fincantieri sulla stampa e confermato in un incontro con le Segreterie nazionali Fim, Fiom, Uilm - di collocare in borsa la maggioranza del suo pacchetto azionario - prosegue il documento - rischia infatti di penalizzare fortemente una delle poche grandi industrie manifatturiere sopravvissute al declino industriale del Paese.”

La Fincantieri “da azienda pubblica - sottolinea il documento sindacale - ha alle spalle sei anni di bilanci in attivo, ha consolidato la sua posizione di leader sul mercato mondiale delle grandi navi da crociera e dei traghetti, esporta la grande maggioranza del fatturato contribuendo alla ricchezza nazionale, è insediata in sette regioni e costituisce un pezzo insostituibile dell’occupazione industriale del Paese. La Fincantieri , infine, per la sua connessione con le politiche dei trasporti e della difesa, deve essere considerata, anche sulla base di recenti orientamenti europei (“Leadership 2015” ), un’industria strategica per l’Italia e per l’Europa.”

“Questa azienda oggi ha più bisogno di un rafforzamento industriale – afferma ancora la nota  - non di modificazioni dell’assetto societario che possono solo indebolirla strategicamente.” “D’altra parte - si legge ancora nel documento -  se la liquidazione di Fincantieri dovesse servire a fare cassa per le necessità di questo o di futuri Governi, il Coordinamento nazionale Fim, Fiom, Uilm e i lavoratori avrebbero il diritto di opporsi con tutte le forze. E’ puro autolesionismo pensare di chiudere i buchi del bilancio dello Stato svendendo i pezzi migliori del suo apparato industriale.”

Il Coordinamento nazionale Fim, Fiom, Uilm - conclude il documento - chiede “la convocazione urgente del Comitato strategico aziendale, così come previsto dagli accordi, per compiere un’ulteriore verifica sulle intenzioni del vertice dell’Azienda e, contestualmente, decide di avviare un confronto pubblico con tutti i soggetti istituzionali e politici coinvolti nell’eventuale privatizzazione.”

 

Uffici Stampa Fim, Fiom, Uilm

 

Roma, 6 dicembre 2005