COMUNICATO  STAMPA

 

ThyssenKrupp. Cremaschi (Fiom): “Il Sì dei lavoratori nel referendum conclude la parte più dura della vertenza Ast. Il Governo convochi ora il tavolo sulle politiche industriali”

 

Giorgio Cremaschi, segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile per la siderurgia, ha rilasciato oggi la seguente dichiarazione.

“Il risultato del referendum sull’accordo per l’Ast ha un grande valore. Il primo dato che va sottolineato è quello dell’alto livello di partecipazione al voto. Infatti, hanno votato più di 3 mila lavoratori, ovvero più dell’85% dei presenti nei giorni del referendum. Inoltre, il 75% di Sì, a livello di Gruppo, conferma la decisione sindacale di giungere a un’intesa che viene considerata valida per le garanzie offerte ai lavoratori.”

“Nello stesso tempo, i No segnalano i limiti di un accordo che non è stato in grado di fermare la decisione aziendale di procedere, entro la fine dell’anno, alla chiusura della produzione di acciaio magnetico. D’altra parte, il risultato del referendum dimostra che si è compreso che tali limiti non siano dipesi da carenze dell’iniziativa sindacale o della lotta dei lavoratori, ma dall’assenza di un quadro di politiche industriali adeguato alle dimensioni della vertenza.”

“Ora, confortati da questo risultato, intendiamo perseguire con determinazione, le finalità dell’accordo. Vigileremo affinchè la ThyssenKrupp mantenga tutti gli impegni assunti. Assieme a Fim e Uilm, chiederemo immediatamente al Governo di convocare a Palazzo Chigi il confronto con l’Azienda, i Sindacati e le Autorità elettive dell’Umbria per la realizzazione dell’intesa. Si tratta di definire programmi di rafforzamento industriale del sito ternano, nonchè interventi sulle infrastrutture, sull’energia, sul territorio.”

“A questo punto il Governo, che finora non ha svolto un ruolo adeguato alle dimensioni della vertenza, deve assumersi la responsabilità di garantire la piena attuazione di tutti gli impegni con le necessarie iniziative di politica industriale. L’impegno sindacale è di continuare, per questa via, a garantire lo sviluppo del sito industriale ternano.”

“Resta l’amarezza per la mancata soluzione del magnetico, soluzione che avrebbe potuto essere trovata solo con una piena consapevolezza del Governo e della classe imprenditoriale italiana circa l’importanza di questa produzione. In ogni caso, su questo fronte intendiamo sviluppare ulteriori iniziative.”

“Ai lavoratori di Terni e di tutto il gruppo ThyssenKrupp va il riconoscimento del sindacato per la lotta sviluppata; una lotta che ha permesso, comunque, di ottenere risultati importanti, utilizzabili anche in altri grandi processi di ristrutturazione. I lavoratori di Terni hanno infatti condotto una lotta esemplare fondata sulla democrazia, sulla partecipazione e sulla responsabilità. Il referendum conclude nel migliore dei modi la fase più difficile e dura di questa vertenza.”

 

                                                                                                          Fiom-Cgil/Ufficio stampa

 

Roma, 3 marzo 2005