Da "Rassegna sindacale" (n.1/2005)

 

Contratto metalmeccanici: annunciata la piattaforma unitaria

 

La notizia è di quelle che risultano tanto più gradite quanto più sono state attese: i sindacati dei metalmeccanici hanno raggiunto un accordo sulla piattaforma unitaria per il secondo biennio salariale del contratto di categoria.

L’annuncio è stato dato a Roma, martedì 11 gennaio, dai segretari generali di Fim-Cisl, Giorgio Caprioli, Fiom-Cgil, Gianni Rinaldini, e Uilm-Uil, Antonino Regazzi.

In breve, ecco i contenuti dell’intesa.

Al primo posto, sia da un punto di vista logico che da un punto di vista politico, sta la definizione delle regole relative al rapporto fra i tre sindacati e fra i sindacati e i lavoratori nel corso della vertenza. Regole la cui formulazione e la cui fissazione rappresentava, rispetto all’impostazione della Fiom, una premessa decisiva.

Qui, innanzitutto, viene ripristinato il referendum cosiddetto “d’andata”, ovvero la consultazione che verrà promossa unitariamente dai sindacati fra tutti i lavoratori della categoria per ottenere la validazione della piattaforma. In secondo luogo, verrà costituita un’assemblea di circa 500 delegati delle tre organizzazioni. Tale assemblea, essendo formata da delegati nominati e non eletti, non sarà dotata di poteri sovrani ma verrà consultata dai sindacati nel corso della vertenza, costituendo un significativo punto di riferimento. Infine, Fim, Fiom e Uilm hanno concordato che, nella fase finale della vertenza, verrà tenuto un referendum cosiddetto “di ritorno”, volto a validare i contenuti dell’auspicabile accordo con Federmeccanica.

A questo proposito, è importante notare che, in base all’intesa fra i tre sindacati, questo secondo referendum si terrà indipendentemente dal maggior o minor grado di vicinanza che, a quel punto, dovessero avere le posizioni dei sindacati stessi. Se il referendum verrà richiesto unitariamente da Fim, Fiom e Uilm, per ottenere l’assenso dei lavoratori all’ipotesi di accordo con Federmeccanica basterà la maggioranza semplice (50% + 1) dei voti validi espressi in tale occasione. Se invece a chiedere il referendum fosse una sola organizzazione, per accettare o respingere l’ipotesi di accordo occorrerà una maggioranza qualificata, pari al 50% + 1 dei partecipanti al referendum “d’andata”.

Per ciò che riguarda la richiesta salariale, relativa al secondo biennio del Contratto (2005-2006), essa sarà costituita da una cifra pari a 130 euro lordi  al 5° livello. Questa cifra sarà però articolata in due parti.

La prima parte, volta a recuperare il potere d’acquisto delle retribuzioni perso nel biennio 2003-2004 e a salvaguardarlo per il biennio 2005-2006, sarà pari a 105 euro, sempre al 5° livello, e andrà a incrementare i minimi salariali previsti attualmente dagli otto livelli contemplati dal Contratto.

La seconda parte, costituita da una cifra fissa di 25 euro e quindi non parametrata, andrà anch’essa a tutti i metalmeccanici a partire da quelli dipendenti da imprese in cui non è stata effettuata la contrattazione aziendale. Tale cifra, che costituirà un elemento distinto della retribuzione, sarà assorbibile negli accordi aziendali del prossimo quadriennio.

Fernando Liuzzi, ufficio stampa Fiom