COMUNICATO  STAMPA

 

Pensioni. Fiom: “Mobilitazione diffusa e importante contro la delega previdenziale”. Scioperi unitari in decine di aziende metalmeccaniche

 

Durante le giornate nelle quali la maggioranza parlamentare ha approvato la delega sulle pensioni, in molte aziende metalmeccaniche i lavoratori sono scesi in sciopero. “Questa mobilitazione – ha dichiarato in una sua nota la Segreteria nazionale della Fiom-Cgil – è importante anche perché largamente diffusa, nonostante il fatto che in molte aziende e in molti territori sia già iniziata la pausa feriale. La forza e la riuscita della mobilitazione di fine luglio dimostrano che, alla ripresa autunnale, i metalmeccanici saranno pronti a mobilitarsi contro gli effetti nefasti della delega previdenziale e contro tutta la politica economica del Governo.”

Le reazioni più estese alla controriforma proposta dal ministro Maroni si sono avute proprio in Lombardia. Già il 28 luglio decine di fabbriche si sono fermate in tutta la regione. In particolare, a Milano, sono state realizzate fermate e interruzioni dal lavoro indette unitariamente da Fim, Fiom e Uilm alla Bitron, alla StMicroelettronica, alla Nuova Faema e poi ancora in queste altre aziende: Padovani, Lobo, Muller, Frimont, Aifo Iveco, Maestri, Metzo Minerals, Hidronics, Protti, Grezzi e Annoni, Clever, Pbm, Sirai, Aturia, Cinemeccanica, Mattei, Fantini e Cosmi, Nacco, Apierre, De Nora, Balfour, Beatty Rally, Elco, Emc Traction, Stilami, Greif, Ceme, Apen Group, Colombo. A Brescia si sono avute fermate di una o due ore in molte aziende, tra cui Om Iveco, Fonderie di Torbole, Italpresse, Pinti Inox, Metrocast, Marzoli, Lanfranchi, Trw e Cofemo. A Varese ci sono stati scioperi alla Aermacchi, alla Whirlpool, alla Bassani Ticino, alla Comerio, alla Usag e in altre aziende. A Mantova, scioperi articolati alla Bondioli, alla Iveco e alla Marcegaglia. A Legnano sciopero di un’ora nelle fabbriche maggiori: Franco Tosi, Abb e Mivar. A Lodi, presidio dei lavoratori del comprensorio davanti alla Abb Adda. Scioperi anche a Como, Pavia, Bergamo, Lecco, Cremona e in Brianza.

Anche in Veneto la protesta contro la delega previdenziale è stata estesa, abbracciando un arco temporale più lungo. In molte aziende si sono avute fermate dal lavoro il 20 luglio. Dopo l’approvazione della delega, sono stati fatti altri scioperi nelle fabbriche ancora aperte. In particolare, il 28 luglio si sono avuti scioperi di due ore alla Electrolux Zanussi di Porcia (Treviso) e a quella di Mel (Belluno). Sempre il 28 due ore di sciopero sono state fatte in tutte le fabbriche metalmeccaniche della provincia di Rovigo e in varie altre aziende delle province di Treviso e di Belluno. Il 29 la protesta ha investito la Fincantieri e le imprese metalmeccaniche di appalto del Petrolchimico a Porto Marghera e molte altre fabbriche della provincia di Venezia. Scioperi di due ore anche alla Carraro, alla Fonderia Anselmi e in altre aziende di Padova, nonché nelle principali imprese metalmeccaniche di Verona. Alle Acciaierie Valbruna di Vicenza lo sciopero è stato anticipato al 23 luglio, ultimo giorno di lavoro prima delle ferie.

Anche in Liguria, a partire da martedì 20 luglio, sono state realizzate due ore di sciopero, indette unitariamente da Fim, Fiom e Uilm, in gran parte delle aziende metalmeccaniche. In particolare, presidi sono stati effettuati a Genova in piazza Cavour, a La Spezia davanti agli stabilimenti Oto Melara e Termomeccanica, a Riva Trigoso davanti alla Fincantieri. Sempre in provincia di Genova presidi anche alla Fincantieri di Sestri Ponente nonché alla Elsag, alla Abb e alla Finmek. Assemblee interne all’Ansaldo Energia.

Tra il 28 e il 29 luglio si sono avuti scioperi e fermate anche alla Albertini di Parma, alla Electrolux Zanussi, alla Bonfiglioli e alla Marcegaglia di Forlì nonché alla Magona di Piombino (Livorno).

In Campania è stato effettuato uno sciopero di un’ora a fine turno, indetto unitariamente da Fim, Fiom e Uilm, nella giornata del 30 luglio. Il 29 si era già avuta un’ora di sciopero alla Flextronics di Avellino. Il 30, le Rsu Fim, Fiom, Uilm e Fismic della Fiat Auto e delle aziende collegate hanno diffuso un volantino unitario di protesta che “invita tutti i lavoratori ad essere pronti e uniti per tutte le iniziative di lotta che Cgil, Cisl e Uil attiveranno nelle prossime settimane”.

 

Fiom-Cgil/Ufficio stampa

 

Roma, 30  luglio 2004