COMUNICATO  STAMPA

 

Fiom. L’articolazione delle posizioni nel voto al Comitato centrale sulla proposta di convocare il Congresso anticipato. Dichiarazioni di Rinaldini, Cremaschi, Nencini, Naldi e Grondona

 

Dopo la conclusione dei lavori del Comitato centrale della Fiom-Cgil, alcuni esponenti dell’organizzazione hanno rilasciato dichiarazioni personali. Tali dichiarazioni possono essere considerate come esemplificative – in larga misura – della articolazione di posizioni che si sono espresse nel voto sulla proposta, avanzata ieri dal Segretario generale Gianni Rinaldini, di convocare il Congresso anticipato della stessa Fiom.

Dichiarazione di Gianni Rinaldini, segretario generale della Fiom-Cgil (voto favorevole).

“Esprimo soddisfazione non solo per il fatto che il Comitato centrale della Fiom ha deliberato sul Congresso anticipato della nostra organizzazione, ma anche per il fatto che ciò è avvenuto a conclusione di un dibattito con 50 interventi che hanno permesso l’avvio di una discussione di merito sulle scelte che siamo chiamati a compiere sul terreno della politica rivendicativa e di quella industriale. Discussione che non può che avere, al proprio centro, la tematica della riconquista del Contratto nazionale. In questa discussione, e nel voto finale, si sono espresse posizioni trasversali e non riconducibili a schemi precostituiti.”

“Con il Congresso anticipato, a partire dalla nostra esperienza e dal conflitto sociale aperto con l’intesa separata sul Contratto nazionale, vogliamo contribuire alla definizione di scelte strategiche fondamentali, tenendo conto che il sistema di regole del 23 luglio e della politica dei redditi non c’è più.”

 

Dichiarazione di Giorgio Cremaschi, segretario nazionale della Fiom-Cgil (voto favorevole).

“Ho condiviso la proposta di Gianni Rinaldini per il Congresso anticipato perché l’ho ritenuta assolutamente valida nelle motivazioni di fondo. La crisi della concertazione ci pone davanti a una scelta: o ricontrattare in peggio le intese del 23 luglio, oppure ricostruire una nuova linea di piena autonomia rivendicativa del sindacato sostenuta da un progetto economico e sociale radicalmente alternativo al liberismo. Nel suo Congresso, la Fiom discuterà proprio su questa scelta. Una scelta con cui tutto il movimento sindacale deve confrontarsi.”

 

Dichiarazione di Riccardo Nencini, segretario nazionale Fiom-Cgil (voto contrario).

“Ho espresso voto contrario all’anticipazione del Congresso. Penso, infatti, che l’intensità della fase sociale che oggi viviamo avvii e determini profondi mutamenti nei rapporti tra le classi. Questo processo, però non riguarda solo i metalmeccanici. La Fiom, quindi, non ha né la collocazione né, temo, la dotazione culturale necessarie per affrontare e avviare un mutamento strategico.”

“Non sono convinto che si debba andare semplicemente “oltre”. L’etica della responsabilità ci deve spingere a indicare ai nostri iscritti e ai lavoratori dove e come vogliamo andare. E’ illusorio credere che in una fase di così profonda crisi del nostro sistema industriale e, più in generale, del sistema economico, basti evocare la bandiera salarialista per disporre di una strategia convincente.”

Dichiarazione di Gianguido Naldi, segretario generale della Fiom-Cgil Emilia-Romagna (astensione).

“Anche sulla base di una valutazione delle esperienze concrete realizzate nella lotta per la riconquista del Contratto nazionale, ritengo che, prima di decidere di trasformare la consultazione straordinaria in Congresso, sarebbe necessario comprendere meglio, oltre che l’obiettivo politico del Congresso stesso, quali sono gli obiettivi e gli strumenti sindacali di riconquista di un potere negoziale. Inoltre, sarebbe necessario comprendere meglio attraverso quale processo di unità sociale e di alleanze si possano ricostruire i rapporti di forza necessari per realizzare i nostri obiettivi.”

Dichiarazione di Franco Grondona, segretario regionale Fiom-Cgil Liguria (astensione).

“Condivido le motivazioni per le quali c’è il Congresso anticipato ordinario della Fiom. Però, non si riesce francamente a capire perché, date queste motivazioni che riguardano la politica contrattuale e la fase sindacale inerente all’intero mondo del lavoro, non sia stato richiesto un Congresso ordinario anticipato anche per quanto riguarda la Cgil. Non possiamo affrontare certe questioni solo discutendo come Fiom. Per questo mi sono astenuto.”

 

Fiom-Cgil/Ufficio stampa

 

Roma, 30 gennaio 2004