COMUNICATO STAMPAWärtsilä
Italia. Bianchi (Fiom): “Lo sciopero per la vertenza aziendale blocca
tutto il Gruppo. A Trieste, un corteo interno svuota lo stabilimento”
“A Trieste questa mattina, nello stabilimento della Wärtsilä Italia, è successa una cosa che non si vedeva da più di vent’anni: un corteo interno che è stato il segno più evidente della volontà dei lavoratori di esprimere il proprio consenso all’iniziativa di lotta lanciata dai sindacati metalmeccanici.” Lo ha dichiarato Sandro Bianchi, coordinatore nazionale Fiom-Cgil per la cantieristica navale. Uno sciopero di due ore per la vertenza aziendale del gruppo Wärtsilä Italia ha infatti completamente paralizzato, stamane, lo stabilimento di Trieste e la rete delle Basi del Service. A Trieste, i lavoratori hanno dato vita ad un corteo interno che ha percorso l’intero stabilimento fino a raggiungere i cancelli, dove si è svolta un’assemblea. L’attività produttiva è stata fermata anche nelle Basi (Genova, Livorno, Civitavecchia, Napoli, Palermo, Augusta, Messina, Taranto). Lo sciopero di oggi era stato indetto, la scorsa settimana, dal Coordinamento nazionale Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil dopo la sospensione delle trattative determinata dalle posizioni intransigenti assunte dall’Azienda sui punti chiave (unità e integrità del Gruppo, riduzione della precarietà e degli appalti, salario) della piattaforma unitaria approvata dai lavoratori con un referendum. “La partecipazione dei lavoratori allo sciopero odierno - ha osservato Bianchi - dimostra che la direzione di Wärtsilä Italia ha sbagliato. Non si può chiedere ai lavoratori uno sforzo sempre maggiore e, in cambio, offrire pochissimi soldi e, per di più, assolutamente virtuali. Non si può accettare la minacciata chiusura di tre Basi (Augusta, Civitavecchia e Messina), mentre l’azienda enfatizza il ruolo strategico del Service. Le risposte sprezzanti e negative sui punti essenziali della nostra piattaforma sono state un atto di arroganza e un errore. L’Azienda rifletta sull’insegnamento del vecchio proverbio: errare è umano, perseverare è diabolico.” La mobilitazione di oggi è la prima di una serie di iniziative di lotta relative alla vertenza Wärtsilä Italia. “Se, nel frattempo, l’Azienda non avrà modificato le sue posizioni e consentito la ripresa del negoziato - ha concluso Bianchi - il 9 novembre uno sciopero di otto ore bloccherà la produzione per l’intera giornata.” Da venerdì 22 ottobre è anche in corso lo sciopero di tutte le prestazioni di lavoro straordinario e festivo. Lo stabilimento della Wärtsilä Italia di Trieste è la fabbrica di motori navali più grande d’Europa. Dal Gruppo dipendono in totale, compresa la rete delle Basi, circa 1.150 lavoratori. Fiom-Cgil/Ufficio stampa Roma, 27 ottobre 2004 |