COMUNICATO STAMPA Industria. Cremaschi (Fiom): “Siamo di fronte alla più grave recessione del settore industriale in Italia, dal dopoguerra a oggi.” Quali sono le cause vicine e lontane Giorgio Cremaschi,
segretario nazionale della Fiom-Cgil e responsabile dell’Ufficio sindacale, ha
rilasciato oggi la seguente dichiarazione. “Sono
stati resi noti oggi i nuovi dati relativi all’andamento della produzione
industriale in Italia. Questi dati, decisamente negativi, chiariscono che siamo
di fronte alla più grave recessione industriale verificatasi nel nostro Paese
dal dopoguerra ad oggi. Mai era avvenuto, infatti, che per tre anni di seguito,
come avviene a partire dal 2000, la produzione industriale avesse sempre il
segno negativo.” “Questa
è una situazione senza precedenti, le cui origini vengono da lontano: da troppe
privatizzazioni e dalla mancata politica industriale, dall’assenza di
investimenti nella ricerca e nello sviluppo e dai bassi salari che,
complessivamente, hanno depresso l’economia. Tuttavia, il disastro di questi
ultimi anni deriva anche da tre cause immediate e specifiche. In primo luogo, la
rivalutazione abnorme dell’Euro che le istituzioni europee non fanno nulla per
contrastare. In secondo luogo, la dissennata politica economica del Governo,
tesa solo a ridurre le tasse ai ricchi e a colpire i diritti dei lavoratori. E,
infine, la miopia di una Confindustria che, in questi tre anni, ha sbagliato
tutto, dalle previsioni di sviluppo alle proposte di politica economica, alla
politica sindacale e del lavoro.” Fiom-Cgil/Ufficio Stampa
Roma, 25 marzo 2004
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