COMUNICATO  STAMPA

 

Contratto metalmeccanici. Cremaschi (Fiom): “Crescono ancora gli accordi sui pre-contratti. Sempre più chiaro il fallimento della strategia degli accordi separati di Federmeccanica”

 

Giorgio Cremaschi, segretario nazionale della Fiom-Cgil, ha rilasciato oggi la seguente dichiarazione relativa all’ultima indagine condotta dall’Ufficio sindacale dell’organizzazione sull’andamento dei pre-contratti.

 

“Il numero dei pre-contratti è ancora cresciuto e altri accordi sono in arrivo. Secondo la nostra ultima rilevazione, infatti, gli accordi per i pre-contratti sono saliti a 544 e i lavoratori che beneficiano di tali accordi sono 130.000. Lavoratori che usufruiscono di aumenti del salario contrattuale pari a circa 120 euro al 3° livello, di garanzie rispetto all’applicazione della Legge 30, di diritti di contrattazione sulla precarietà e sulle condizioni di lavoro.”

“Questi risultati positivi si accompagnano alla crescita della contrattazione aziendale. Tra pre-contratti e vertenze aziendali aperte per il rinnovo degli accordi di 2° livello, sono 2.175 le vertenze in corso con oltre 600.000 metalmeccanici coinvolti. In alcuni casi, come alla Zanussi, vertenza pre-contrattuale e vertenza per il rinnovo degli accordi aziendali sono state unificate con una piattaforma comune tra tutte le organizzazioni sindacali. Alla Fincantieri è in fase avanzata il negoziato su questi stessi temi.”

“La Fiom ribadisce che condizione per l’unificazione delle piattaforme è in primo luogo l’impegno a far votare i lavoratori con il referendum sulle piattaforme rivendicative così come sulla conclusione del negoziato.”

“Il movimento rivendicativo nella categoria trova un nuovo impulso con la lotta dei giovani lavoratori della Sata, cioè della Fiat di Melfi. Questi lavoratori hanno messo assieme sia le richieste pre-contrattuali sia quelle, storiche, di revisione degli orari di lavoro, in particolare per ciò che riguarda il disagio sociale derivante dal sommarsi di una struttura su 18 turni settimanali con una faticosa pendolarità.”

“L’andamento delle vertenze in azienda è ancor più significativo perché si sviluppa in un momento di difficoltà economiche del settore. Nonostante tali difficoltà, il movimento rivendicativo cresce e, ancora una volta, viene smentita la Federmeccanica che continua a far finta di non vedere che, in gran parte delle aziende metalmeccaniche, il suo accordo separato sul Contratto nazionale è fallito.”

 

 

Fiom-Cgil/Ufficio stampa

Roma, 21 aprile 2004