COMUNICATO  STAMPA

   

Fincantieri. Bloccata in banchina a Monfalcone una nave da crociera. Bianchi (Fiom): “Adesso l’Azienda esclude accordi separati e afferma che tratterà anche sul pre-contratto”

 

Stamani i lavoratori dello stabilimento Fincantieri di Monfalcone hanno bloccato l’uscita per le prove a mare della “Caribbean Princess”, una nave da crociera la cui consegna è prevista a marzo 2004. I lavoratori, in lotta da mesi per il pre-contratto, chiedevano che Fincantieri escludesse qualsiasi ipotesi di accordo separato nella trattativa aziendale. La trattativa si apre domani, a Roma, ad un tavolo unico nonostante che le piattaforme siano due: una presentata da Fim e Uilm e l’altra, presentata dalla Fiom, che unifica gli obiettivi del pre-contratto con quelli della contrattazione di secondo livello, tra cui la richiesta di un aumento salariale di 130 euro mensili uguali per tutti.

Il blocco della nave ha prodotto un effetto nel giro di poche ore. Nel primo pomeriggio, la Fincantieri ha inviato una lettera alle strutture nazionali di Fim, Fiom e Uilm e alle Rsu del cantiere di Monfalcone nella quale si impegna a trattare su “tutte le questioni poste nelle piattaforme presentate” (e quindi anche sulle richieste Fiom per i pre-contratti) ed esclude qualsiasi ipotesi di accordo separato.

Ricevuta la lettera, sulla banchina del cantiere di Monfalcone si è svolta un’assemblea dei lavoratori che, raggiunti i risultati che si erano prefissati, hanno deciso di sospendere l’agitazione.

“La lotta dei lavoratori ha determinato un risultato importante – ha dichiarato Sandro Bianchi, coordinatore nazionale Fiom della cantieristica navale – perché l’esclusione del ricorso ad accordi separati significa che la trattativa Fincantieri si potrà svolgere senza concorrenza sleale e si concluderà quando l’accordo sarà giudicato positivo anche dalla Fiom. Con questo chiarimento preliminare, la trattativa è stata liberata da un’ipoteca politica che avrebbe potuto condizionarla pesantemente. Ora la Fiom è in grado di esercitare, senza handicap, il mandato ricevuto dai lavoratori del Gruppo che, nel dicembre 2003, avevano approvato a larghissima maggioranza la piattaforma della Fiom. Si conferma che democrazia e conflitto sono gli strumenti da usare per far valere gli interessi dei lavoratori.” 

 

Fiom-Cgil/Ufficio stampa

Roma, 21 gennaio 2004