COMUNICATO
STAMPA
Acciaio. Nencini (Fiom): “Per la vertenza ThyssenKrupp, chiameremo in causa il Governo”. Oggi, a Terni, sciopero unitario promosso dai sindacati di categoria “La vertenza ThyssenKrupp assume per noi un carattere nazionale rispetto al quale intendiamo investire la Presidenza del Consiglio dei Ministri. E’ questa, infatti, l’autorità che può rapportarsi più utilmente alla dimensione europea della vertenza.” Lo ha detto Riccardo Nencini, segretario nazionale della Fiom, concludendo a Terni, a nome dei sindacati nazionali dei metalmeccanici Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil, la manifestazione unitaria svoltasi al cinema Fiamma nell’ambito dell’iniziativa di lotta concretizzatasi oggi con uno sciopero di 4 ore per turno del sito siderurgico umbro. Alla manifestazione hanno partecipato anche esponenti della Regione Umbria, degli Enti Locali, delle forze politiche e dell’associazionismo. La vertenza ThyssenKrupp è relativa alle prospettive della produzione del cosiddetto acciaio magnetico grano orientato, un lamierino di alta qualità utilizzato nella fabbricazione dei trasformatori. “La proprietà - spiega Gianfranco Fattorini, segretario generale della Fiom dell’Umbria - si era impegnata a far diventare Terni polo di eccellenza per tale produzione rispetto all’organizzazione del gruppo in Europa. Oggi, invece, siamo al punto che non si sa neppure se tale produzione resterà in Italia.” La preoccupazione di cui i sindacati si sono fatti interpreti è duplice. Da un lato, si ricorda che la produzione dell’acciaio magnetico occupa oggi a Terni 470 lavoratori diretti e 400 indiretti. Una sua cessazione avrebbe, quindi, gravi conseguenze sia per l’occupazione che per le altre attività produttive del sito ternano. Dall’altro lato c’è il fatto su cui ha insistito Nencini, e cioè che l’apparato industriale del nostro Paese non può permettersi di subire altri colpi derivanti dalla perdita di produzioni di qualità come quelle che caratterizzano da sempre il polo siderurgico ternano. “Il 9 febbraio – ricorda Fattorini – si riunirà ad Essen il Comitato di Sorveglianza della ThyssenKrupp che deve assumere le sue decisioni rispetto agli assetti produttivi del gruppo in Europa.” “Proprio per questo – ha affermato ancora Nencini – Fim, Fiom e Uilm interpelleranno la Federazione europea metalmeccanici affinchè assuma un’iniziativa diretta verso la multinazionale dell’acciaio volta ad aprire un tavolo di trattativa in cui sia possibile discutere, contemporaneamente, dei problemi relativi alle prospettive degli stabilimenti attivi in Germania, Italia e Francia.” Domani, intanto, si riunirà a Terni il Consiglio straordinario delle Rappresentanze sindacali unitarie degli stabilimenti italiani del gruppo, siti a Torino oltre che a Terni, allo scopo di definire le prossime iniziative di lotta.Fiom-Cgil/Ufficio Stampa
Roma, 20 gennaio 2004
|