COMUNICATO  STAMPA

 

Telecomunicazioni. Fim, Fiom, Uilm: “Grave la situazione del gruppo Luppi”. Richiesta di un incontro urgente alla Presidenza del Consiglio

 

Le Segreterie nazionali di Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil, hanno emesso in serata il seguente comunicato.

 

“Fim, Fiom, Uilm nazionali denunciano la grave situazione che si è venuta a determinare per i 1.800 lavoratori del gruppo Luppi.”

“Dopo l’avvenuta cessione, tre mesi fa, da parte della Ixfin all’“imprenditore” Luppi degli stabilimenti di Chieti, Rieti, Avezzano (lo stabilimento di Scarmagno era stato già ceduto in data antecedente) e l’acquisto del 100% del pacchetto azionario della Ixfin di Marcianise, gli stipendi non vengono ancora erogati ed è bloccata l’attività produttiva.”

“I lavoratori hanno messo in atto forme di lotta locali ed una manifestazione nazionale a Roma con un incontro alla Presidenza del Consiglio nonché un presidio a Palazzo Chigi in questa settimana.”

“Nonostante l’impegno della Presidenza del Consiglio e del ministro Gasparri a verificare la situazione finanziaria del Gruppo e dell’imprenditore e a riconvocare un incontro entro il 5 giugno, ancora non si hanno risposte.”

“L’“imprenditore” continua a fissare date di pagamento alle Rsu e alle istituzioni locali che puntualmente non vengono rispettate e procrastinate nel tempo.”

“Tale comportamento, oltre che socialmente inaccettabile, è irresponsabile perché fa restare i lavoratori, le lavoratrici e le loro famiglie  senza un sostegno al reddito.”

“Fim, Fiom, Uilm nazionali ritengono ormai completamente inaffidabile l’“imprenditore”, e stanno verificando le azioni legali da intraprendere a tutela dei crediti dei lavoratori e delle lavoratrici.”

“Fim, Fiom, Uilm chiedono che la Presidenza del Consiglio rispetti gli impegni assunti e convochi immediatamente le organizzazioni sindacali per prospettare un’alternativa all’attuale proprietà del Gruppo per salvaguardare l’occupazione, il reddito di migliaia di famiglie e una prospettiva produttiva agli stabilimenti.”

 

Uffici stampa Fim, Fiom, Uilm

 

Roma, 17 giugno 2004