COMUNICATO  STAMPA

 

Nuovi Cantieri Apuania. La Fincantieri smentisce Letta e Matteoli

Dichiarazione di Sandro Bianchi, coordinatore nazionale Fiom-Cgil della cantieristica navale.

 

La Fincantieri ha dichiarato di escludere qualsiasi coinvolgimento di carattere societario nei Nuovi Cantieri Apuania e di poter, al massimo, esaminare ipotesi di accordi commerciali. Questa è stata la risposta di Fincantieri ad una domanda posta dai sindacati durante un incontro per la vertenza aziendale.

Con questa dichiarazione la Fincantieri smentisce clamorosamente il ministro Matteoli. Nel corso di un recente incontro a Palazzo Chigi, Matteoli aveva detto di aver acquisito, direttamente dall’amministratore delegato di Fincantieri, una disponibilità anche ad acquisire quote societarie di Nca. Proprio sulla base di questa assicurazione del Ministro dell’Ambiente, il sottosegretario Letta aveva assunto, a nome del Governo, l’impegno ad attivarsi “per favorire la continuità produttiva” dei Nuovi Cantieri Apuania, “anche attraverso un processo di razionalizzazione della presenza pubblica nel settore, mediante la promozione di forme di collaborazione di carattere gestionale, commerciale e societario con il coinvolgimento delle imprese a capitale pubblico, operanti nel settore medesimo”.

“Il rifiuto di Fincantieri non è condivisibile” ha dichiarato Sandro Bianchi, coordinatore nazionale Fiom della cantieristica navale. “E’ quantomeno strano che lo stesso gruppo dirigente che si è lanciato nella spericolata avventura di Finmeccanica 2, a costo di mettere insieme aziende che operano in settori completamente diversi, neghi invece il proprio contributo al possibile rilancio di un’azienda che opera nello stesso settore”.

“In ogni caso ci sembra assolutamente necessario - ha aggiunto Bianchi -  che il Governo chiami tutti i protagonisti di questa vicenda ad un chiarimento. Nca rappresenta un patrimonio industriale e occupazionale troppo importante per diventare il teatro di una penosa commedia degli equivoci tra esponenti del Governo e manager delle aziende pubbliche”.

La Fincantieri nella stessa occasione ha anche formalmente precisato di non avere alcuna intenzione di procedere alla riconversione dello stabilimento di Ancona verso la produzione di mega yacht. Su questo argomento ad essere contraddetto è stato invece l’amministratore delegato di Sviluppo Italia, che aveva usato la presunta riconversione di Ancona sui mega yacht per giustificare la bontà di un’operazione analoga per Nca.

 

Fiom-Cgil/Ufficio stampa

 

Roma, 16 febbraio 2004