NOTA
STAMPA Rsu.
La Fiom conquista la maggioranza assoluta alla Honeywell di Atessa, importante
stabilimento della componentistica auto Nuovo significativo successo della Fiom nelle elezioni delle Rappresentanze sindacali unitarie. Questa volta si tratta della Honeywell di Atessa (Chieti), dove la lista dei metalmeccanici Cgil ha conquistato la maggioranza assoluta. Nei giorni scorsi, infatti, è stata rieletta la Rsu dello stabilimento abruzzese della Honeywell, in cui sono occupati oltre 500 dipendenti. Su 420 votanti, la lista Fiom ha ottenuto 219 consensi, pari al 53% dei voti validi. Alla lista Fim-Cisl sono andati invece 107 voti e 97 a quella della Uilm-Uil. La Fiom, la cui lista aveva già avuto nella precedente elezione la maggioranza relativa, ottiene così la maggioranza assoluta. In termini di delegati, la Fiom ha avuto 3 seggi, mentre 2 sono andati alla Fim e 1 alla Uilm. La Honeywell è una multinazionale statunitense presente in diversi campi dell’industria meccanica. In particolare, nello stabilimento di Atessa vengono prodotti turbocompressori, ovvero componenti decisivi per la produzione motoristica di diversi costruttori di autoveicoli. Buona parte della produzione che esce dallo stabilimento di Atessa è destinata alla Sevel, nota azienda del gruppo Fiat. Il risultato conseguito dalla Fiom è reso più significativo dal fatto che, nei mesi scorsi, era stato siglato alla Honeywell un accordo di pre-contratto che si proponeva, in particolare, di contrastare la precarizzazione dei rapporti di lavoro. Infatti l’intesa pre-contrattuale – come sottolinea in una sua dichiarazione Marco Di Rocco, membro della Segreteria della Fiom di Chieti – ha garantito “un percorso certo ed esigibile a tutti i lavoratori precari presenti in fabbrica”. Il rapporto di lavoro di questi ultimi, “nel giro di 24 mesi”, sarà trasformato in un rapporto stabile, sancito da un’assunzione a tempo indeterminato. Con l’accordo pre-contrattuale, sono stati anche conquistati aumenti medi superiori ai 400 euro annui. “Con questi risultati”, afferma ancora Di Rocco, la Fiom “ha contribuito a determinare lo sviluppo produttivo” di un’azienda che “ha acquistato la giusta competitività e si è attestata a una produzione giornaliera di oltre 11.000 turbo”. “Questo
modello di relazioni industriali – conclude Di Rocco – rappresenta il
modello da seguire a dimostrazione del fatto che è possibile far marciare
assieme i diritti, la stabilità occupazionale e la garanzia di un giusto
salario con lo sviluppo produttivo delle aziende italiane.” Fiom-Cgil/Ufficio
stampa
Roma, 13
aprile 2004
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