COMUNICATO
STAMPA Contratto metalmeccanici. Rinaldini (Fiom): “Siamo disponibili a una mediazione vera con Fim e Uilm per costruire una piattaforma unitaria”. Si è svolta a Milano l’Assemblea nazionale dei quadri e dei delegati della categoria Cgil“Consideriamo positivo e importante il fatto che Cgil, Cisl e Uil abbiano deciso, unitariamente, di indire lo sciopero generale del prossimo 30 novembre. Rispetto a questa iniziativa, ci permettiamo però di dare un consiglio: che questo sciopero non rappresenti solo una testimonianza della volontà di protestare contro la finanziaria, ma costituisca l’apertura di una vera e propria vertenza con il Governo.” Lo ha detto Gianni Rinaldini, segretario generale della Fiom, aprendo stamani, a Milano, l’Assemblea nazionale dei quadri, delle delegate e dei delegati dei metalmeccanici Cgil. Di fronte agli spalti del Palalido, gremiti da 5 mila tra militanti e dirigenti Fiom provenienti da tutta Italia, Rinaldini ha affrontato i diversi temi proposti dall’attualità sindacale concentrando la sua analisi sull’ormai imminente rinnovo della parte salariale del Contratto dei metalmeccanici. L’intesa per il biennio 2003-2004 scadrà, infatti, il prossimo 31 dicembre. “Il rinnovo del biennio economico – ha detto innanzitutto Rinaldini - non può essere scambiato con una revisione del capitolo del Contratto relativo agli orari fatta in nome della flessibilità.” Infatti, ha ricordato il segretario generale della Fiom, il Contratto del luglio 1999 contiene già un’efficace regolamentazione delle possibilità di affrontare a livello aziendale, entro una precisa cornice contrattuale, le eventuali esigenze delle imprese in materia di gestione annua degli orari. Rinaldini ha poi ribadito che la Fiom vuole costruire una reale mediazione con Fim e Uilm per giungere alla definizione di una piattaforma rivendicativa unitaria. Rispetto al primo punto della discussione in corso fra i sindacati della categoria, quello delle regole volte a dare una solida base al rapporto democratico con i lavoratori, Rinaldini ha chiarito che questo è l’argomento su cui il lavoro fatto è giunto “più avanti”. “Ci vuole un mix fra democrazia diretta e democrazia delegata. In ogni caso - ha specificato Rinaldini - la possibilità di indire unitariamente un referendum sull’intesa che ci si propone di raggiungere deve essere effettivamente esigibile.” Rispetto poi alla richiesta salariale, Rinaldini ha sottolineato che c’è già un accordo fra tutti i sindacati sul fatto che occorre scegliere un riferimento credibile rispetto all’erosione del potere d’acquisto delle retribuzioni. “Tale riferimento – ha affermato – non può più certamente essere quello dell’inflazione programmata.” C’è anche un accordo sull’idea che alla cifra volta a difendere il potere d’acquisto si debba aggiungere un’altra cifra a titolo di redistribuzione di parte della produttività. Quella produttività, ha specificato ancora Rinaldini, che sarebbe oggetto “della contrattazione aziendale del futuro”. Ciò che resta da definire con Fim e Uilm, ha spiegato Rinaldini, è dunque, da un lato, l’ammontare totale della rivendicazione salariale e, dall’altra, la composizione relativa di tale ammontare. “La Fiom - ha rivelato Rinaldini - è entrata in questa discussione pensando a un totale pari a 150 euro, di cui tra i 20 e i 25 relativi alla produttività.” “Su questo – ha concluso Rinaldini – siamo disponibili a una mediazione unitaria che sia però una mediazione vera e che abbia in premessa quelle regole democratiche cui non possiamo rinunciare. Noi concepiamo infatti la Fiom come un sindacato unitario e democratico anzi, unitario perché democratico.” L’intensa mattinata è stata conclusa dall’intervento di Guglielmo Epifani, segretario generale della Cgil. (I documenti assunti dall’Assemblea sono reperibili sul sito della Fiom: www.fiom.cgil.it) Fiom-Cgil/Ufficio stampa Roma, 12 novembre 2004 |