COMUNICATO
STAMPA Aprilia-Guzzi.
Cremaschi (Fiom): “Vogliamo un piano industriale che salvaguardi
l’autonomia e l’occupazione del Gruppo”. Primo incontro
azienda-sindacati a Palazzo Chigi Si è svolto oggi a Roma, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, un incontro con l’azienda e i sindacati dei metalmeccanici sulla crisi del gruppo Aprilia-Guzzi. L’incontro si è concluso con l’impegno, assunto dai rappresentanti dell’Azienda e garantito dal Governo, di convocare un confronto sul piano industriale entro la prima decade di luglio. Tale confronto dovrà tenersi in sede governativa. “Consideriamo positivo – ha dichiarato Giorgio Cremaschi, segretario nazionale della Fiom-Cgil – che l’azienda e il Governo affrontino la crisi del gruppo Aprilia-Guzzi partendo da un piano industriale che dovrebbe salvaguardare occupazione e autonomia produttiva del gruppo stesso e dei suoi stabilimenti. Naturalmente, giudicheremo se queste indicazioni, emerse nell’incontro di oggi, saranno poi attuate nel piano industriale che ci verrà presentato.” “In ogni caso – ha aggiunto Cremaschi – ribadiamo che per noi Aprilia e Guzzi devono essere salvate nella loro attuale dimensione industriale e occupazionale e non essere vendute al miglior offerente. Non ci basta salvaguardare solo dei marchi importanti per l’industria del Paese; vogliamo anche difendere oltre 1.500 posti di lavoro e degli insediamenti industriali importanti in Veneto e in Lombardia.” “Anche per queste ragioni – ha proseguito Cremaschi – vogliamo sottolineare che non abbiamo preferenze di partner. Pensiamo che prima si debba definire un progetto industriale e che eventuali partner, compreso un eventuale partner pubblico, debbano garantire lo sviluppo di tale piano.” “Siamo quindi contrari – ha affermato ancora Cremaschi – ad anticipare oggi preferenze su questo o quel partner industriale. Anzi, alla luce di altre esperienze di altri settori, siamo poco interessati all’idea dell’unificazione dell’industria motociclistica italiana sotto un solo produttore. Altre esperienze ci hanno insegnato che non sempre questa scelta è positiva. Gli elementi che determineranno il nostro giudizio conclusivo sono la validità del piano industriale e la disponibilità dei partner privati e del Governo a sostenerlo. Nel frattempo, è bene che i lavoratori dell’Aprilia e della Moto Guzzi siano vigili e pronti, se necessario, a scendere in lotta.” Fiom-Cgil/Ufficio
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Roma, 10 giugno 2004 |