COMUNICATO  STAMPA

 

Ferrosud. Petrucci (Fiom): “A cosa serve cedere aziende industriali al gruppo Mancini?” I metalmeccanici Cgil contro la Cassa integrazione per lo stabilimento materano.

Sabina Petrucci, coordinatrice nazionale Fiom-Cgil del settore materferro, ha rilasciato in serata la seguente dichiarazione

“La Ferrosud, ex azienda appartenente ad AnsaldoBreda, ceduta al gruppo Mancini nel 2002, è in Cassa integrazione da lunedì 5 aprile.”

“Con un accordo raggiunto al ministero delle Attività produttive nel 2002, l’AnsaldoBreda ha ceduto al gruppo Mancini il sito della Ferrosud di Matera. Tale accordo, conteneva un piano industriale che prevedeva sviluppo produttivo e occupazionale, diversificazione produttiva, e un ruolo strategico di Ferrosud nell’ambito delle aziende metalmeccaniche facenti capo al Gruppo Mancini.”

Nulla di tutto questo è avvenuto. Adesso l’Azienda ha richiesto un intervento di Cassa integrazione per 50 lavoratori e, senza accordo sindacale, ha proceduto al loro messa in Cassa integrazione. Non soddisfatta l’azienda ha pensato bene di colpire il sindacato ed ha messo in Cassa integrazione tutti i rappresentanti sindacali spogliando di fatto il sindacato di rappresentanza in fabbrica proprio in un momento di particolare tensione.”

“La Fiom giudica questo atteggiamento inaccettabile e risponderà con tutti i mezzi a sua disposizione contro questo sopruso.”

“AnsaldoBreda, ha gravi responsabilità in questa situazione. Garante per cinque anni di parte del lavoro e per tre anni dei livelli occupazionali, è chiamata in causa anche questa volta dai sindacati. E’ inammissibile che si cedano aziende a partecipazione pubblica a imprenditori che non mostrano una seria capacità e volontà industriale. Nonostante AnsaldoBreda abbia ceduto una fabbrica con una ricca dote - ore di produzione cedute da AnsaldoBreda, impegno all’associazione temporanea di imprese sulle gare di revamping che assicura a Mancini il 10% delle quote, investimenti finanziari e in risorse umane - il gruppo Mancini non ha sviluppato nè mantenuto l’attività prevista.”

“I sindacati hanno già chiesto un incontro urgente al Ministero per verificare il piano industriale, gli impegni presi e le possibili soluzioni di certezza per i lavoratori.”

 

Fiom-Cgil/Ufficio stampa

 

Roma, 7 aprile 2004