COMUNICATO  STAMPA

 

Cornigliano. Fiom: dopo l’ennesimo incidente all’acciaieria del gruppo Riva, appello al Parlamento affinché non sia modificata la legge 626/94

 

La Segreteria nazionale della Fiom-Cgil ha emesso in serata il seguente comunicato.

 

“Continua lo stillicidio dei gravi infortuni nelle aziende siderurgiche italiane. Solo 15 giorni fa è morto un lavoratore alla Lucchini di Piombino. Oggi un gravissimo incidente si è verificato all’Ilva di Cornigliano, il grande stabilimento siderurgico genovese appartenente al gruppo Riva. Nell’ultimo anno, negli stabilimenti italiani del gruppo, i morti sono già quattro. L’incidente di oggi poteva provocare una strage. Sei sono i lavoratori ustionati, alcuni dei quali in modo grave.”

“Pesanti sono le responsabilità dell’azienda, ma è altrettanto chiaro che non c’è volontà politica nel verificare l’applicazione dei dispositivi per mettere in massima sicurezza i lavoratori e gli impianti di questo settore. Le poche iniziative che, durante la precedente legislatura, erano state avviate dal ministero del Lavoro sono state via via abbandonate. C’è quindi una responsabilità oggettiva del Governo, in termini di mancanza d’iniziativa politica, per quanto sta accadendo rispetto alla sicurezza nei luoghi di lavoro.”

“Giovedì otto luglio l’Inail presenterà il proprio rapporto statistico annuale sugli infortuni: sarà un’altra occasione per contare i morti e gli invalidati sul lavoro.”

“La Segreteria nazionale della Fiom-Cgil sta valutando una fermata nel settore della siderurgia, con richiesta al Parlamento di non procedere alla modifica della legge 626/94 e alla depenalizzazione dei reati legati al mancato rispetto delle norme sulla sicurezza. L’organizzazione si costituirà parte civile al procedimento penale relativo all’incidente di Cornigliano.”

Fiom-Cgil/Ufficio stampa  

Roma, 6  luglio 2004