COMUNICATO  STAMPA

 

Fisco. Cremaschi (Fiom): “Se la cosiddetta riforma annunciata dal capo del Governo fosse già stata operativa l’anno scorso, Berlusconi avrebbe risparmiato un milione e mezzo di euro”

“Chiarire quanto i ricchi guadagnerebbero in concreto dalla riforma fiscale che Berlusconi intende attuare, ci sembra il modo più semplice per comprendere quanto essa danneggi gli interessi del mondo del lavoro e del Paese.” Lo ha detto Giorgio Cremaschi, segretario nazionale della Fiom e responsabile dell’Ufficio sindacale, commentando i dati relativi alle dichiarazioni dei redditi 2002 resi noti oggi.

“Se la delega fiscale del Governo fosse stata operativa l’anno scorso - ha osservato Cremaschi - il Presidente del Consiglio, in quanto contribuente, avrebbe risparmiato un milione e mezzo di euro.”

“Sappiamo tutti - ha proseguito il dirigente Fiom - che il progetto governativo è quello di ridurre a due sole le aliquote fiscali. Non tutti, però, hanno in mente che cosa significhi, in pratica, l’abbattimento dell’aliquota più alta dall’attuale 45% al 33% immaginato da Berlusconi e dal suo fido Tremonti. Basta dare un’occhiata alla cifra di cui abbiamo appena parlato e ricordarsi che un milione e mezzo di euro sono circa tre miliardi di lire per capire al volo che cosa tale progetto significa in pratica. Si tratta di rendere soldi ai più ricchi, oggi, con congrui sconti fiscali, per togliere poi soldi ai lavoratori, domani, sotto forma di tagli allo Stato sociale.”

A tale proposito, la Fiom diffonderà in tutte le fabbriche volantini e manifesti contro la riforma fiscale annunciata dal Presidente del Consiglio.

 

Fiom-Cgil/Ufficio Stampa

Roma, 5 aprile 2004