COMUNICATO
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Congresso Fiom/2. Nencini: “No all’area programmatica dentro “Voglio dare a Rinaldini
conferma di una scelta che gli avevo preannunciato: i compagni che hanno
sostenuto il documento Le ragioni del sindacato non costituiranno, all’interno della Fiom,
un’area programmatica.” Lo ha detto Riccardo Nencini, segretario nazionale e
leader della minoranza Fiom, in apertura dell’intervento tenuto oggi
pomeriggio all’assise dei metalmeccanici Cgil in corso a Livorno. Nencini ha d’altra parte
sottolineato che questa decisione, il cui annuncio è stato accolto da un
applauso, potrà essere mantenuta se il pluralismo all’interno
dell’organizzazione sarà garantito dalla maggioranza. Nencini ha poi affermato che
Rinaldini, nella sua relazione introduttiva, “ha avuto il coraggio di assumere
scelte non statiche” rispetto alla fase iniziale del dibattito congressuale.
Nencini, in particolare, si è riferito a ciò che riguarda i rapporti da
ricostruire con Fim e Uilm in vista del rinnovo contrattuale. E qui il leader
della minoranza ha sottolineato il suo apprezzamento per la proposta di
Rinaldini di affidare a un’assemblea nazionale di delegati, eletta ad hoc, la
titolarità del giudizio su un’eventuale ipotesi di accordo contrattuale da
sottoporre poi al voto dei lavoratori. Nencini ha quindi
sottolineato che il tema del patto tra produttori non deve essere oggetto di una
polemica ideologica. “Il punto - ha affermato - è che quando il sindacato,
come è accaduto nel luglio 1992, non è riuscito a indicare una via di uscita
alternativa rispetto all’emergenza di una crisi, ha poi dovuto subire una
limitazione della propria libertà contrattuale.” “Se non noi - si è chiesto
Nencini - chi altri dovrebbe sfidare le imprese a fare passi avanti verso una
crescita di produttività e, quindi, verso la ricostruzione di una maggiore
competitività dell’industria italiana?” Per favorire tale crescita - ha
affermato ancora Nencini, polemizzando contro il moderatismo rivendicativo - è
d’altra parte necessaria anche una crescita delle retribuzioni, da perseguire
già a partire dal prossimo rinnovo contrattuale, che sia funzionale alla
ripresa del mercato domestico. Nel tardo pomeriggio, è poi
intervenuto Guglielmo Epifani, segretario generale della Cgil, che ha esordito
rivendicando la giustezza dell’analisi che ha portato la maggior
confederazione sindacale italiana a imporre, di fronte all’opinione pubblica e
alle istituzioni democratiche, il tema del declino industriale del nostro Paese.
Epifani ha poi affermato che
l’epoca della moderazione salariale è finita e ha sottolineato l’importanza
delle lotte portate avanti dalla Fiom in questi anni. Epifani ha infine espresso
l’auspicio che, secondo quanto già annunciato sia da Rinaldini, nella sua
relazione introduttiva, che da Nencini, il Congresso della Fiom trovi una
conclusione unitaria. Tra gli interventi di maggior
rilievo della giornata, anche quello di Reinhard Kuhlmann, segretario generale
della Federazione europea metalmeccanici (Fem).
Fiom-Cgil/Ufficio
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