COMUNICATO  STAMPA

 

23° Congresso Fiom/2. Nencini: “No all’area programmatica dentro la Fiom , sì a un nuovo percorso unitario con Fim e Uilm”. Il secondo giorno dei lavori dell’assise di Livorno

 

“Voglio dare a Rinaldini conferma di una scelta che gli avevo preannunciato: i compagni che hanno sostenuto il documento Le ragioni del sindacato non costituiranno, all’interno della Fiom, un’area programmatica.” Lo ha detto Riccardo Nencini, segretario nazionale e leader della minoranza Fiom, in apertura dell’intervento tenuto oggi pomeriggio all’assise dei metalmeccanici Cgil in corso a Livorno.

Nencini ha d’altra parte sottolineato che questa decisione, il cui annuncio è stato accolto da un applauso, potrà essere mantenuta se il pluralismo all’interno dell’organizzazione sarà garantito dalla maggioranza.

Nencini ha poi affermato che Rinaldini, nella sua relazione introduttiva, “ha avuto il coraggio di assumere scelte non statiche” rispetto alla fase iniziale del dibattito congressuale. Nencini, in particolare, si è riferito a ciò che riguarda i rapporti da ricostruire con Fim e Uilm in vista del rinnovo contrattuale. E qui il leader della minoranza ha sottolineato il suo apprezzamento per la proposta di Rinaldini di affidare a un’assemblea nazionale di delegati, eletta ad hoc, la titolarità del giudizio su un’eventuale ipotesi di accordo contrattuale da sottoporre poi al voto dei lavoratori.

Nencini ha quindi sottolineato che il tema del patto tra produttori non deve essere oggetto di una polemica ideologica. “Il punto - ha affermato - è che quando il sindacato, come è accaduto nel luglio 1992, non è riuscito a indicare una via di uscita alternativa rispetto all’emergenza di una crisi, ha poi dovuto subire una limitazione della propria libertà contrattuale.”

“Se non noi - si è chiesto Nencini - chi altri dovrebbe sfidare le imprese a fare passi avanti verso una crescita di produttività e, quindi, verso la ricostruzione di una maggiore competitività dell’industria italiana?” Per favorire tale crescita - ha affermato ancora Nencini, polemizzando contro il moderatismo rivendicativo - è d’altra parte necessaria anche una crescita delle retribuzioni, da perseguire già a partire dal prossimo rinnovo contrattuale, che sia funzionale alla ripresa del mercato domestico.

Nel tardo pomeriggio, è poi intervenuto Guglielmo Epifani, segretario generale della Cgil, che ha esordito rivendicando la giustezza dell’analisi che ha portato la maggior confederazione sindacale italiana a imporre, di fronte all’opinione pubblica e alle istituzioni democratiche, il tema del declino industriale del nostro Paese.

Epifani ha poi affermato che l’epoca della moderazione salariale è finita e ha sottolineato l’importanza delle lotte portate avanti dalla Fiom in questi anni. Epifani ha infine espresso l’auspicio che, secondo quanto già annunciato sia da Rinaldini, nella sua relazione introduttiva, che da Nencini, il Congresso della Fiom trovi una conclusione unitaria.

Tra gli interventi di maggior rilievo della giornata, anche quello di Reinhard Kuhlmann, segretario generale della Federazione europea metalmeccanici (Fem).

 

                                                                                              Fiom-Cgil/Ufficio stampa

 Roma, 4 giugno 2004