COMUNICATO
STAMPA Fiat.
Fim, Fiom, Uilm, Fismic: lo sciopero del 5 novembre, regione per regione
Venerdì 5 novembre si svolgeranno in tutta Italia le iniziative connesse allo sciopero nazionale di 4 ore per turno dei lavoratori di Fiat Auto, della partecipata Powertrain (joint venture con Gm) e delle aziende dell’indotto auto. Tale sciopero è stato proclamato da Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil e Fismic-Confsal in conseguenza del giudizio negativo espresso dai sindacati a seguito dell’incontro avuto a Torino, il 6 ottobre, col nuovo Amministratore delegato di Fiat Auto, Herbert Demel. I sindacati dei metalmeccanici si sono infatti dichiarati del tutto insoddisfatti rispetto al piano loro esposto, in tale occasione, dai vertici aziendali sia per quanto riguarda le prospettive di Fiat Auto, sia per quanto riguarda le intenzioni del gruppo di usufruire di prodotti di fornitori attivi fuori dall’Europa, compromettendo il futuro dell’indotto auto nel nostro Paese. Queste sono le iniziative di lotta, regione per regione. Piemonte: a Torino, in occasione dello sciopero che riguarderà sia gli stabilimenti Fiat che le numerose imprese dell’indotto, si terrà in mattinata una manifestazione cittadina cui parteciperanno i segretari generali di Fim, Fiom e Uilm e Fismic. Lombardia: ad Arese (Milano) ci sarà una manifestazione fuori dagli stabilimenti dell’Alfa. In Emilia-Romagna lo sciopero riguarderà la Magneti Marelli e le imprese dell’indotto. In Toscana, i lavoratori dell’indotto auto daranno vita a due manifestazioni: una a Firenze e l’altra a Livorno. Molise: a Termoli sciopererà lo stabilimento Powertrain. Abruzzo: sciopero con manifestazione esterna davanti allo stabilimento della Sevel di Atessa (Chieti). Campania: sciopero con manifestazione fuori dallo stabilimento Fiat-Alfa di Pomigliano D’Arco (Napoli). In sciopero anche la Fma di Pratola Serra (Avellino). Puglia: sciopero negli stabilimenti della Magneti Marelli e dell’indotto. Sicilia: sciopero dello stabilimento Fiat di Termini Imprese (Palermo). Alla manifestazione, che si terrà davanti alla fabbrica, parteciperanno anche i lavoratori delle imprese dell’indotto. Alla giornata di lotta non potranno partecipare né i lavoratori della Fiat di Cassino né quelli della Sata di Melfi che si trovano, in questi giorni, in Cassa integrazione.
Uffici Stampa Fim, Fiom, Uilm, Fismic Roma, 3
novembre 2004
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