COMUNICATO STAMPAFiom.
Presentato a Lagopesole (Potenza) il film documentario di Stefano
Consiglio sulla lotta dei 21 giorni dei lavoratori Fiat di Melfi
Nella
mattinata di oggi è stata effettuata a Lagopesole (Potenza) la prima
proiezione di Appunti
per un film sulla lotta di Melfi,
un film documentazione realizzato dal registra Stefano Consiglio sulla
vertenza che ha visto impegnati come protagonisti, nella primavera scorsa,
migliaia di giovani lavoratrici e giovani lavoratori delle imprese Fiat
della zona industriale di San Nicola di Melfi.
Questa
prima proiezione ha costituito uno dei momenti salienti del convegno
nazionale organizzato per oggi dalla Fiom-Cgil in occasione del primo
anniversario della scomparsa di Claudio Sabattini che, della stessa Fiom,
è stato segretario generale dal 1994 al 2002
Fiom-Cgil/Ufficio
Stampa
Roma,
3 settembre 2004
“Scriveva
Max Weber che una classe sociale si definisce come una comunità di
destino.” “E’
esattamente questo il punto che ha contraddistinto la lotta di Melfi e che
ho tentato di raccontare attraverso il mio film: il fatto che non si è
trattato soltanto di una classica, seppure fondamentale, vertenza
sindacale sul salario, la fatica dei turni, e contro le punizioni
indiscriminate fioccate a migliaia!” “C’è
stato qualcosa di più: una comunità di uomini e donne del Sud, che
rivendicavano una rinnovata dignità di cittadini e di lavoratori e che,
dopo dieci anni, si riconoscevano finalmente in un destino comune!” “La
mia sensazione è che la protesta dei lavoratori di Melfi contro
condizioni di vita e di lavoro così dure e così ingiuste abbia riscosso
una certa simpatia nell’opinione pubblica. Oggi più di quanto non
sarebbe successo ieri. Perché in tempi di crisi sociale ed economica come
quelli che stiamo vivendo, il corpo sociale si identifica in maniera
emotivamente più forte con chi si ribella a questo stato di cose.” “E
così, a poco più di un anno di distanza dalla realizzazione de L’Uomo
flessibile, che si chiudeva proprio con la storia di un operaio della
Sata - la cui rabbia ma anche la cui speranza avevano molto colpito gli
spettatori - ho deciso di riprendere il filo, lasciato in sospeso, di quel
racconto e di ritornare alla Fiat di Melfi.” Stefano
Consiglio
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