COMUNICATO  STAMPA

 

Selca. Rinaldini (Fiom): “Dopo la camorra, la polizia. Condanniamo i ripetuti tentativi di far salire la tensione sociale con un uso intollerabile della violenza”

 

  Gianni Rinaldini, segretario generale della Fiom Cgil, ha rilasciato oggi la seguente dichiarazione relativa ai fatti accaduti nella notte tra mercoledì 1° e giovedì 2 dicembre davanti ai cancelli dell’Alfa di Pomigliano d’Arco (Napoli)

 

“Nelle primissime ore del mattino di oggi, agenti delle forze dell’ordine hanno caricato, con intollerabile violenza, i lavoratori della Selca che stavano attuando pacificamente un presidio davanti ai cancelli dell’Alfa di Pomigliano d’Arco. Si tenga presente che due lavoratori sono stati portati all’ospedale.”

“Questo episodio, già di per sé gravissimo, è ancor più inconcepibile se si considera che già martedì i lavoratori della Selca, che sono in lotta per la difesa del proprio posto di lavoro, erano stati minacciati da loschi individui con modalità camorristiche e che di ciò la Fiom aveva immediatamente e ovviamente informato i responsabili delle forze dell’ordine.”

“La solidarietà dei lavoratori dell’Alfa con i loro compagni della Selca è stata immediata: nella giornata di oggi, il presidio dei cancelli dello stabilimento Fiat è stato riattivato con la presenza di centinaia di lavoratrici e lavoratori.”

“Per quanto riguarda gli aspetti più propriamente sindacali di questa vicenda, voglio ricordare che la Selca è un’azienda terziarizzata della Fiat. Per noi, è quindi la stessa Fiat a dover dare una risposta alle richieste dei dipendenti Selca.”

“Per quanto riguarda l’aspetto politico di questa brutta storia, sono costretto a constatare che ci troviamo di fronte al ripetersi di interventi della polizia contro i lavoratori da Melfi, a Torino e, ora, a Napoli. Il ripetersi di tali comportamenti, di cui si era persa la memoria, si configura, sempre di più, come un esplicito tentativo di far crescere la tensione sociale. Si sappia che per noi le responsabilità politiche di queste azioni sono ben precise e facilmente individuabili.”

 

Fiom-Cgil/Ufficio stampa

 

Roma, 2 dicembre 2004