NOTA STAMPA

 

Contratto metalmeccanici. Prime lotte contro l’accordo separato. Dal lombardo-veneto la protesta si estende a Piemonte, Emilia-Romagna, Toscana, Marche, Abruzzo e Basilicata

 

Immediata, estesa, crescente: si presenta così la risposta che viene dai lavoratori metalmeccanici all’accordo separato che, secondo ripetuti annunci, la Federmeccanica si accinge a firmare con Fim e Uilm.

Già ieri, lunedì 5 maggio, una prima ondata di scioperi ha percorso le imprese metalmeccaniche del Nord-Est. In Lombardia, iniziative di lotta sono state messe in atto in oltre 50 aziende tra cui l’Om Iveco, la Beretta, la Ocean, la Lonati, la Ideal Clima e la Sidergarda di Brescia, la Inda di Varese, la Caridata, la Carle e Montanari, la Cosfer, la Emit e la Vemer di Milano. In Veneto, un’ora di sciopero è stata effettuata alle Acciaierie Valbruna e alle Fonderie Safas di Vicenza, mentre 2 ore alla Zanussi e in altre quattro aziende di Belluno (Comau, Invensis, Olis, Pandolfo).

Oggi, martedì 6, le iniziative di lotta si sono estese ad altre regioni, dal Piemonte alla Basilicata. Ecco una sintesi dei dati pervenuti alla sede nazionale Fiom entro le ore 17.

In Piemonte, si sono svolti numerosi scioperi con assemblee e uscite dai cancelli. In provincia di Torino, le iniziative di lotta hanno coinvolto la Lottomatica, la Brugnago, la Galvagno, la Gmc, la Ibs, la Roatta e la Savio. A Novara, la Meritor e altre cinque aziende. A Verbania, Bialetti e Lagostina. A Cuneo, Vitron, Cometto, Ilva, Riva Acciaio e altre otto aziende.

In Lombardia, il gruppo più numeroso di iniziative di lotta si è avuto oggi a Milano. Qui scioperi, in genere di 2 ore, sono stati effettuati alla Alstom Ferroviaria, alla Amisco, all’Ansaldo Camozzi, all’Ansaldo Robicon, alla Bcs, alla Bonetti Metalli Preziosi, alla Breda Energia, alla Brollo (gruppo Marcegaglia) e poi ancora alla Cantal, alla Cem, alla Eco-Bat, alla Isa, alla Padovani, alla Paganelli, alla Pagani, alla Sandvik, alla Simi Malvestiti e, per finire, alla Vega. A Legnano, hanno scioperato Abb, Ansaldo e Marelli. Sempre oggi, sono stati effettuati altri scioperi in Brianza, a Lodi e a Mantova.

Veneto. Un’ora di sciopero alla Zoppas di Treviso, due ore alla Bassano, alla Irsap e alla Infun di Rovigo e in altre aziende delle province di Venezia, Verona e Padova.

Friuli-Venezia Giulia. Un’ora e mezzo di sciopero con assemblea e adesioni altissime (80%) alla Zanussi di Porcia (Pordenone). Un’ora di sciopero con adesioni del 90% alla Eaton di Gorizia. Sempre in provincia di Gorizia, un’ora di sciopero con blocco delle portinerie al cantiere navale Fincantieri di Monfalcone. Qui è stata registrata un’adesione dei lavoratori attorno all’80%.

Emilia-Romagna. A Bologna, dove già ieri hanno scioperato per un’ora la Cesab, la Ducati Energia e la Titan, oggi hanno scioperato, sempre per un’ora, la Calzoni e la Lamborghini. A Parma, scioperi di due ore sono stati effettuati alla Brf, alla Colla Davide, alla Colla Franco, alla Faba/Sirma, alla Faram, alla Ocme e in altre aziende.

Toscana. A Pistoia, tutto il comprensorio ha scioperato per due ore ieri e un’ora oggi. Particolarmente alte le adesioni tra gli operai e i lavoratori delle ditte in appalto alla Breda Ferroviaria. A Firenze, i metalmeccanici della Pirelli hanno scioperato per due ore. A Lucca, sempre per due ore, sciopero alla Perini.  A Pisa, ieri hanno scioperato per due ore Alco, Ristori e Siemens. A Livorno, ha scioperato per due ore la Delphai Lucchini

Marche. Ad Ancona, due ore di sciopero sono state attuate dai lavoratori dei cantieri minori del Molo Sud, oltrechè alla Cnr, alla Isa Produzioni e alla Morini. In altre aziende, scioperi articolati di mezz’ora proclamati da oggi fino a venerdì. Ieri ha scioperato per un’ora la Lunaquinto di Osimo.

Abruzzo. Due ore di sciopero alla Sevel Val di Sangro (Chieti), del gruppo Fiat.

Basilicata.  Sciopero di 8 ore in tutta la provincia di Potenza. A San Nicola di Melfi, blocco totale delle imprese dell’indotto auto. Alla Sata (gruppo Fiat) funziona solo una linea su due.

Da domani, 7 maggio, le iniziative di lotta si estenderanno alla Liguria nonchè ad altre zone del paese ancora non toccate dagli scioperi.

  

Fiom-Cgil/Ufficio stampa

 

Roma, 6 maggio 2003