COMUNICATO
STAMPA Contratto metalmeccanici. Fiom: in una settimana, i pre-contratti passano da 67 a 96. Importanti intese alla Lamborghini (gruppo VolksWagen) e alla Minarelli di Bologna. Cremaschi: “Primi scricchiolii nelle posizioni di Federmeccanica” “In
pochi giorni, dal 23 al 30 luglio, i pre-contratti nelle aziende metalmeccaniche
hanno raggiunto quota 96, con un incremento di oltre il 40% (una settimana fa,
infatti, erano 67).” Lo afferma una nota dell’Ufficio sindacale della
Fiom-Cgil che così prosegue: “In questi giorni sono stati sottoscritti, tra
l’altro, accordi alla Lamborghini automobili, 650 dipendenti del gruppo
VolksWagen, e alla Minarelli Motori, 340 dipendenti del settore del motociclo.
Intanto, si firmano i primi accordi a Torino e a Roma”. “Gli
accordi realizzati nella provincia di Bologna - prosegue la nota - segnano un
ulteriore passaggio nello sviluppo delle vertenze perché riguardano grandi
aziende e società multinazionali. In totale, i metalmeccanici che hanno già il
pre-contratto sono oltre 14 mila. A ciò va aggiunto che sono già aperte, o
sono in via di apertura, 1.093 vertenze che coinvolgono, complessivamente, 220
mila lavoratori. A settembre, alla ripresa, sono quindi previste molte
trattative e il numero degli accordi è destinato a incrementarsi in modo
considerevole.” “Si
confermano i caratteri di fondo delle intese pre-contrattuali e cioè - spiega
la nota Fiom - aumenti salariali tra i 115 e i 125 euro, garanzie per i diritti
dei lavoratori sulla flessibilità e sugli orari, miglioramenti normativi e
affermazione dell’ultrattività del Contratto del luglio 1999. Particolarmente
significativo è il fatto che, in tutti gli accordi sottoscritti, le aziende si
dichiarino favorevoli alla riapertura della trattativa nazionale per il rinnovo
del Contratto dei metalmeccanici allo scopo di giungere a nuovo accordo che
comprenda tutte le parti firmatarie del sopracitato Contratto del 1999.” “Intanto
- aggiunge la nota - cresce il nervosismo delle organizzazioni imprenditoriali.
L’Associazione industriali di Reggio Emilia, una provincia ove l’iniziativa
vertenziale tra i metalmeccanici è già molto estesa, ha diffuso una lunga
circolare per diffidare le imprese dal sottoscrivere pre-contratti. E’
interessante sottolineare che la rappresentanza degli industriali chieda alle
imprese di non sottoscrivere accordi con la Fiom perché, tra l’altro, tali
accordi introdurrebbero fortissime limitazioni alla possibilità delle aziende
di usare le flessibilità previste dalla riforma del mercato del lavoro e dal
decreto-legge sugli orari.” Giorgio
Cremaschi, segretario nazionale della Fiom e responsabile dell’Ufficio
sindacale, ha dichiarato che “considerando le trattative per i pre-contratti
che sono in una fase avanzata, si stanno per raggiungere i 100 accordi”. “Nella
vicenda contrattuale dei metalmeccanici - aggiunge Cremaschi - qualcosa sta
cambiando. Rispetto alle posizioni della Federmeccanica, si cominciano a sentire
degli scricchiolii ai quali le associazioni delle imprese reagiscono con
un’aggressività davvero inusuale. L’Associazione degli industriali di
Reggio Emilia, con la sua circolare, ha fatto un classico autogol dando
argomenti a chi sostiene che la Fiom ha proprio ragione quando dichiara che
l’intesa separata del 7 maggio peggiora largamente, sul mercato del lavoro e
sugli orari di lavoro, il Contratto del luglio 1999. Alla ripresa post-feriale,
il movimento per i pre-contratti crescerà ancora e vi saranno nuovi importanti
accordi. Le associazioni delle imprese, la Fim e la Uilm comincino a pensare a
come affrontare il fatto che il loro accordo non solo non ha raccolto il
consenso dei lavoratori, ma ora piace sempre meno anche alle imprese. E questo
secondo evento, probabilmente, i firmatari dell’intesa del 7 maggio non lo
avevano previsto.”
Fiom-Cgil/Ufficio stampa Roma, 30 luglio 2003 |