COMUNICATO  STAMPA

 

Giorgio Cremaschi al convegno di Cometa: la delega incostituzionale sulle pensioni e un eventuale accordo separato del contratto nazionale metterebbero in crisi Cometa.

 

Il segretario nazionale della Fiom, Giorgio Cremaschi, intervenendo al convegno organizzato da Cometa, il fondo integrativo pensionistico dei metalmeccanici che raccoglie oltre 350.000 adesioni, ha detto:

“Abbiamo istituito Cometa dopo la riforma Dini, sulla base di quei presupposti e di quel sistema di regole. Per quanto ci riguarda il sistema pensionistico integrativo deve aggiungersi a una solida e assolutamente prevalente pensione pubblica e deve essere volontario e fondato su princìpi di mutualità e solidarietà. La delega del governo sulle pensioni mette radicalmente in discussione tutto questo tagliando i contributi per i più giovani, il che comporterà inevitabilmente un’iniziativa sindacale per tutelare il salario differito. Inoltre l’obbligatorietà prevista dalla delega per il versamento del trattamento di fine rapporto (Tfr) nei fondi pensionistici, assieme al privilegio che viene dato ai fondi non contrattuali e alla speculazione finanziaria, è assolutamente incostituzionale. Oggi, infatti, il Tfr ha un rendimento garantito e solo volontariamente il lavoratore può decidere di investirlo. Altrimenti gli dovrebbe essere comunque assicurato il rendimento attualmente definito dalla legge. Anche per questo, ci impegneremo allo scopo di affossare la delega del governo sulle pensioni con la mobilitazione sindacale e con le iniziative legali. Diciamo sin d’ora, però, che se la delega dovesse essere confermata tutto il sistema della previdenza integrativa dovrebbe essere rivisto. Così pure è evidente che un eventuale accordo separato sul contratto dei metalmeccanici costituirebbe un oggettivo fattore di crisi del governo di Cometa finora gestito, per la parte sindacale, unitariamente tra le varie organizzazioni. Lo diciamo prima, augurandoci che questo non avvenga: chi punta a un accordo separato sul contratto nazionale dei metalmeccanici mette in crisi l’attuale gestione di Cometa. Noi vogliamo che questa esperienza vada avanti, ma affinché questo avvenga devono essere contrastate con grande decisione la delega del Governo e il degrado delle relazioni sindacali.”

 

Fiom-Cgil/Ufficio stampa

Roma, 28 febbraio 2003