COMUNICATO STAMPAMarconi.
Fim, Fiom, Uilm: “Positivo ma non conclusivo l’incontro del 27 gennaio”
Le
Segreterie nazionali di Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil hanno emesso oggi un
comunicato relativo alla riunione che si è svolta ieri, a Roma, nell’ambito
della vertenza Marconi. Di tale comunicato pubblichiamo qui di seguito ampi
stralci. “Si è svolta ieri 27 gennaio un’ulteriore riunione del “tavolo tecnico” presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Obiettivo del tavolo tecnico, non era e non è fare l’accordo con Marconi, ma verificare la coerenza fra le modifiche che l’azienda ha dovuto apportare al Piano Industriale e le ricadute occupazionali su Genova, Marcianise e Roma.” “Il punto della situazione è questo: 1 – Non c’è più la mobilità/licenziamenti. 2 – L’azienda vuole la Cassa integrazione straordinaria per tre anni. 3 – Le organizzazioni sindacali hanno ribadito che siccome devono tutelare gli stipendi dei lavoratori, oltre che il posto di lavoro, sono per l’applicazione dei Contratti di solidarietà che non prevedono l’applicazione dei massimali Inps (700 e 750 euro mensili) ma lo stipendio di ogni singolo lavoratore. In ogni caso, le Organizzazioni sindacali non prevedono lavoratori a zero ore. 4 – Le Organizzazioni sindacali hanno inoltre ribadito che non prevedono di chiudere un accordo con Coms se prima non si sa cosa succede ai lavoratori di Ote e Mma. 5 – Sullo stabilimento di Marcianise, le Organizzazioni sindacali hanno posto l’esigenza di “mettere in sicurezza” lo stabilimento, ovvero, garantire che i volumi produttivi non discendano al di sotto di una soglia critica che sbilancia il costo del prodotto finale per l’incidenza dei costi fissi e di gestione. Le Organizzazioni sindacali pertanto non sono disponibili a concedere un numero di lavoratori in solidarietà superiore a quelli che hanno effettuato la Cassa integrazione ordinaria. L’azienda ha dichiarato la necessità di porne 300 in Cassa. Siccome le Organizzazioni sindacali non sono d’accordo con tale numero, si è deciso di affrontare il problema al tavolo politico della Presidenza del Consiglio che, nel frattempo, si è impegnata a dare una risposta. 6 – Sullo stabilimento di Genova, le Organizzazioni sindacali hanno chiesto all’azienda di essere coerenti con le assicurazioni fornite dall’Amministratore delegato di Marconi Plc e dalle modifiche al Piano industriale, in particolare per i laboratori, la progettazione ed il commerciale. L’azienda, dopo 6 ore di discussione, è scesa a 250 lavoratori dai 620 iniziali. 7 – Sul sito di Roma, che è stato trattato assieme a Genova, dagli 80 “esuberi” richiesti, sui 150 in forza, si è scesi a 25 lavoratori, per noi in solidarietà. Sul sito di Roma è ancora aperta una procedura di mobilità volontaria per 20 lavoratori a cui finora hanno aderito solo 5 lavoratori.” “La nostra valutazione del lavoro effettuato al tavolo tecnico è positiva, anche se restano ancora da discutere e trattare questioni importanti (...). Abbiamo fatto passi in avanti apprezzabili, ma non siamo ancora all’accordo.” Uffici Stampa Fim, Fiom, UilmRoma, 28 gennaio 2003 |