COMUNICATO  STAMPA

 

Pre-contratti. Nencini (Fiom): “Chiederemo ai lavoratori il mandato per aprire la vertenza nel gruppo Nuovo Pignone. Benvenute eventuali manifestazioni di interesse di Fim e Uilm”

 

“Nei prossimi giorni chiederemo ai lavoratori, con un apposito referendum, il mandato per aprire una vertenza pre-contrattuale nel gruppo Nuovo Pignone.” Lo ha detto Riccardo Nencini, segretario nazionale della Fiom-Cgil, concludendo un dibattito che si è svolto oggi a Firenze presso la Sala Convegni della Cassa di Risparmio del capoluogo toscano.

“La nostra intenzione - ha affermato Nencini - è quella di aprire una fase di confronto serrato con l’Azienda coniugando alle prospettive industriali la condizione di lavoro. In ogni caso, non riteniamo esclusiva la titolarità della Fiom a condurre questa fase vertenziale. Accoglieremo positivamente eventuali manifestazioni di interesse della Fim e della Uilm ponendo alla costruzione unitaria un solo vincolo: quello di rinnovare insieme il mandato dei lavoratori attraverso una consultazione referendaria.”

“Stiamo ponendo all’Azienda - ha proseguito Nencini - e, contemporaneamente, alle comunità locali che accolgono stabilimenti del Nuovo Pignone, il problema della correzione di una strategia industriale che ha portato con sè conseguenze negative sul piano della qualità del lavoro avendo aderito a un modello di standardizzazione dei processi produttivi voluto da General Electric.”

“Negli ultimi tre anni - ha spiegato Nencini - il Nuovo Pignone ha effettuato, essenzialmente, un sostegno al fatturato e ai bilanci della divisione Power Systems di General Electric. Adesso è giunto il tempo di restituire al Pignone la propria soggettività e la propria autonomia industriale. E ciò anche perchè l’attuale gerarchizzazione che General Electric impone al Nuovo Pignone sta dilatando un processo di disaffezione rispetto alle prospettive industriali da parte dei lavoratori. E’ quindi necessario sostanziare una nuova regolazione sociale per restituire valore al lavoro, ottimizzare l’interezza delle potenzialità del Gruppo e tornare a quel modello di azienda competitiva e innovativa che si è conquistata il successo sui mercati  con la qualità dei propri prodotti.”

Alla tavola rotonda, che è stata introdotta da Luca Saponaro, coordinatore nazionale Fiom del gruppo Nuovo Pignone, hanno partecipato Alessio Gramolati (segretario generale della Camera del lavoro di Firenze), Ugo Boghetta (responsabile lavoro Prc), Silvano Gori (responsabile economia Margherita per la Toscana), Andrea Ranieri (responsabile formazione e cultura Ds) e Pietro Causarano, dell’Università di Firenze. Al dibattito sono stati presenti anche dirigenti di Fim e Uilm e responsabili aziendali, oltre a delegati Fiom e lavoratori giunti a Firenze dai diversi stabilimenti del Gruppo presenti nel nostro Paese. 

 

Fiom-Cgil/Ufficio stampa

Roma, 26 novembre 2003