COMUNICATO  STAMPA

Vodafone-Omnitel. Fiom: “Confermare i diritti dei lavoratori dopo il passaggio al contratto delle telecomunicazioni e dopo la disdetta degli accordi aziendali”

 

E’ giunta alla sua “fase decisiva” la trattativa causata dal passaggio dal contratto nazionale dei metalmeccanici a quello delle telecomunicazioni e dalla disdetta di tutti gli accordi aziendali operati dalla Vodafone-Omnitel.

E’ quanto afferma un comunicato emesso dalla delegazione della Fiom-Cgil alla vigilia del prossimo incontro previsto per venerdì 28 marzo.

“La delegazione Fiom-Cgil - spiega il comunicato - valuta che la proposta avanzata da Omnitel, se confermata nel prossimo incontro, rende impraticabile la realizzazione dell’accordo. Totale flessibilità dell’orario di lavoro, gestione unilaterale dei modelli organizzativi, allargamento della precarietà sono gli elementi chiave che, ad ora, l’azienda non intende mettere in discussione.”

“E’ necessario - afferma ancora la Fiom - che le lavoratrici e i lavoratori decidano quali sono le condizioni indispensabili per considerare conclusa la trattativa, mettendo in campo tutte le iniziative utili per produrre un cambiamento; in ogni caso, un’eventuale ipotesi di accordo dovrà essere sottoposta a referendum.”

“Si è dimostrata - prosegue il comunicato - tutta l’ambiguità dell’assicurazione ripetuta da Omnitel alle lavoratrici e ai lavoratori, in questi mesi, che nulla sarebbe cambiato con il passaggio al nuovo contratto. Omnitel pretende infatti di sommare, alle flessibilità già esistenti, le normative del contratto delle telecomunicazioni; e ciò proprio mentre, con la piattaforma per l’integrativo presentata e ‘congelata’ dalla disdetta operata dall’azienda”, il sindacato ha chiesto di “introdurre elementi di certezza che rispondano alle esigenze delle lavoratrici e dei lavoratori”.

Secondo la Fiom, l’azienda vuole introdurre, tra l’altro, il cosiddetto orario tempestivo, “per cui l’azienda, in determinati casi di cui valuta l’esistenza, può cambiare per tutti i reparti i turni con 48 ore di preavviso, per periodi di tempo che definirà”, e il cosiddetto orario multiperiodale, “cioè la distribuzione dell’orario, come media, nell’arco di un semestre con un tetto massimo di 12 ore giornaliere; il che significa che l’azienda può avere a disposizione il 6° giorno lavorativo”.

Inoltre, rispetto al salario, l’Omnitel vuole risparmiare per i nuovi assunti le differenze fra il contratto dei metalmeccanici e quello delle telecomunicazioni (circa 25 euro al mese al 5° livello).

“Nel corso di questa lunga trattativa - prosegue il comunicato - sono stati anche raggiunti risultati positivi e non scontati per vecchi e nuovi assunti e per il mantenimento di quanto esisteva prima delle disdette (conferma dei livelli di inquadramento, permessi retribuiti, maggiorazioni per turni e straordinario, reperibilità, aspettative, fondo di solidarietà, ecc..). Ma non si può certo scambiare la conferma di quanto già acquisito e contrattato con una gestione tutta aziendale della prestazione di lavoro, degli orari e della precarietà.” Per la Fiom, la trattativa deve dunque proseguire fino al raggiungimento di un accordo “che confermi i diritti esistenti delle lavoratrici e dei lavoratori”.

Fiom-Cgil/Ufficio stampa

Roma, 26 marzo 2003