COMUNICATO
STAMPA Rsu.
Magni (Fiom): “La crescita dei consensi alla nostra organizzazione è un dato
ormai generale”. I risultati a Genova, in Campania, al Cantiere del Muggiano,
all’Acciaieria Valbruna, alla Skf, alla Denso di San Salvo e all’Italtractor
di Potenza
Nuovi risultati, provenienti da diverse parti del nostro Paese, confermano la crescita dei consensi attorno alle liste della Fiom nelle elezioni delle Rappresentanze Sindacali Unitarie. A Genova, in giugno, sono state rielette varie Rsu. All’Ansaldo Segnalamento, con 160 voti, la Fiom conquista la maggioranza assoluta dei 270 voti validi (59,3%). Eletti 4 delegati. All’Ansaldo En, dove gli addetti diminuiscono, la Fiom, con 11 seggi, è l’unico sindacato a mantenere il numero di delegati che facevano parte della Rsu uscente (la Fim ne perde 2 e la Uilm 1). In 3 aziende minori (Cce, Thera e Ferrari), la Fiom passa da 6 a 8 delegati. Sempre in Liguria, la Fiom riconquista il primo posto al cantiere navale Fincantieri del Muggiano (La Spezia). I 339 voti ottenuti dalla lista Fiom sono infatti pari al 44,49 % dei consensi. Altissima la partecipazione al voto: al Muggiano, hanno depositato la loro scheda nell’urna 762 lavoratori, pari al 92,14% degli 827 aventi diritto. Ai primi di luglio, anche all’Acciaieria Valbruna che, con oltre 1.000 dipendenti, è la più importante azienda siderurgica della provincia di Vicenza, la Fiom, con il 51% dei voti validi, ha conquistato la maggioranza assoluta. Alla Fim-Cisl è andato il 25% dei consensi, mentre alla Uilm-Uil il restante 24%. A metà luglio, si sono completate le votazioni nei vari siti del gruppo Skf, basato principalmente in provincia di Torino, ma anche a Bari e Cassino. Nel Gruppo la Fiom, con 654 preferenze, pari al 23% dei 2.795 voti validi, è solo seconda. Va detto, però, che la lista Fiom con un +6% è quella che registra la crescita più forte rispetto alle precedenti elezioni. Sempre a metà luglio, si è votato alla Italtractor che, con 450 dipendenti, è la più grande azienda metalmeccanica del polo industriale di Potenza (Basilicata). Anche qui la Fiom, con 123 voti e 3 delegati eletti ha conquistato, sia pure di misura, il primo posto (alla Uilm sono andati 122 voti, 114 alla Fim-Cisl). A fine giugno, si era già votato alla Denso di San Salvo, nel territorio di Vasto (Chieti). Alla rielezione della Rsu hanno partecipato 1.476 lavoratori, pari all’86,46% dei 1.707 aventi diritto. I dipendenti dello stabilimento sono quindi diminuiti rispetto ai 2.050 di tre ani fa. Inoltre, a questa elezione si sono presentati, per la prima volta, la Fismic e lo Slai-Cobas. Ciò nonostante, la Fiom, con 499 voti, pari al 34,53% dei 1.445 voti validi, si è confermato come il primo sindacato, registrando un arretramento (-1,28%) più lieve di quello subito dagli altri sindacati già presenti nella vecchia Rsu (Fim, Uilm e Ugl). Infine, secondo un rilevamento della Fiom della Campania, nella regione i consensi alle liste dei metalmeccanici Cgil crescono circa del 9% rispetto alle elezioni svoltesi nel 2000. Questi dati sono relativi a 43 aziende site nella regione in cui sono occupati oltre 15 mila lavoratori. In queste imprese, le cui Rsu sono state rinnovate negli ultimi mesi, la Fiom ottiene il 33% dei voti ed elegge 102 delegati su 245 seggi disponibili. Commentando questi dati, Tino Magni, segretario nazionale della Fiom e responsabile dell’Ufficio organizzazione, ha osservato che “la crescita dei consensi alla Fiom nelle elezioni delle Rsu è un dato ormai generale che riguarda il Nord come il Centro e il Sud. Riguarda tutto il mondo Fiat ma anche altri settori, dalla siderurgia alla cantieristica navale, dalla meccanica all’elettronica. Il fatto è che la situazione sindacale è certo molto dura e difficile, ma la Fiom mantiene e sviluppa un rapporto democratico e diretto con i lavoratori fatto di discussioni franche e continuative. Credo che sia proprio la serietà di questo comportamento ciò che viene premiato dai lavoratori che, nonostante gli accordi separati, e vorrei dire anzi contro gli accordi separati, in sempre maggior numero votano per la nostra organizzazione. Mi pare sia evidente che occorrerà affrontare in termini legislativi il problema del rapporto tra rappresentatività sindacale e contrattazione”. Fiom-Cgil/Ufficio stampa Roma, 24 luglio 2003 |