COMUNICATO STAMPA
Contratto
metalmeccanici. Cremaschi (Fiom) “Se la Federmeccanica pensa che faremo
scioperi per 15 giorni e basta si sbaglia. Andremo avanti fino alla conquista di
un contratto dignitoso” “La Federmeccanica pensa che faremo 15 giorni di agitazione e poi tutto finirà lì. Ma gli industriali si sbagliano e lo scopriranno presto: andremo avanti, sia con la lotta sindacale, sia con la mobilitazione politica e civile, per ottenere un contratto dignitoso e validato dal consenso vincolante dei lavoratori.” Lo ha detto Giorgio Cremaschi, segretario nazionale della Fiom-Cgil, parlando stamani a Monfalcone ai lavoratori della Fincantieri in sciopero. Oggi, infatti, si è svolta una serie di scioperi articolati, di una a due ore, nei vari reparti e turni del cantiere navale di Monfalcone. L’agitazione ha coinvolto tutti i 2.500 dipendenti, con adesioni superiori all’80-90%. Queste astensioni dal lavoro fanno parte delle 16 ore di sciopero articolate proclamate dalla Fiom a livello nazionale, il 5 maggio scorso, nell’ambito della vertenza per il Contratto nazionale dei metalmeccanici; vertenza che, per la stessa Fiom, è ancora aperta. “Tra
i lavoratori – ha successivamente dichiarato Cremaschi – c’è sconcerto e
malcontento per l’oscuramento pressoché totale che è stato attuato dai
telegiornali Rai e Fininvest rispetto alla lotta in corso. Venerdì 16,
nell’ambito della giornata nazionale di lotta promossa dalla Fiom, sono state
realizzate più di 50 iniziative locali tra cortei, manifestazioni, assemblee e
presidi sotto le sedi delle associazioni industriali territoriali. Sui
teleschermi, però, di questo avvenimento capillarmente articolato nel vivo del
tessuto sociale del nostro Paese, non si è visto quasi nulla, tanto che gli
stessi lavoratori si chiedono se hanno lottato per davvero. Ciò è
inaccettabile perché, in una democrazia fondata sulla comunicazione, cancellare
una vertenza come questa significa soffocare diritti fondamentali dei
lavoratori.” Fiom-Cgil/Ufficio stampa Roma, 20 maggio 2003 |