COMUNICATO  STAMPA

 

Fincantieri. Fiom: “Difendere l’unità e l’integrità del Gruppo”

Il 15 aprile si è svolta a Roma, presso la Confindustria, la prevista verifica sullo stato di applicazione dell’accordo Fincantieri del 28 ottobre 2000. La Direzione aziendale ha inoltre fornito a Fim, Fiom, Uilm alcuni elementi in merito ai carichi di lavoro. Dopo questo incontro si è riunito, sempre a Roma, il Coordinamento nazionale Fiom della Fincantieri che ha messo a punto un documento di valutazione della Fiom relativo a tale verifica. Di questo documento riportiamo qui di seguito la parte conclusiva. (Il testo integrale del documento è pubblicato sul sito www.fiom.cgil.it)

“Nella parte finale dell’incontro, si è affrontato il tema degli assetti del gruppo Fincantieri e della privatizzazione.”

“Per quanto concerne la questione dell’unità e dell’integrità del Gruppo, l’azienda ha riconosciuto che è effettivamente indispensabile mantenere unita Fincantieri. E si è impegnata a consegnare al coordinamento sindacale un documento su questo tema in cui riaffermare tale impostazione.”

“Sulla privatizzazione, Fincantieri prima ha sottolineato che il Governo, cui spetta la decisione finale in quanto azionista attraverso Fintecna, non ha ancora assunto alcuna decisione. Poi, però, ha chiaramente affermato l’intenzione del gruppo dirigente Fincantieri di sostenere la costituzione di Finmeccanica 2 con l’ingresso di Fincantieri in questo raggruppamento accanto a Ansaldo Energia, Ansaldo Trasporti ed Elsag.”

“A nostro giudizio, queste due affermazioni sono in aperta contraddizione. E’ evidente, infatti, che se si sceglie la strada di dividere in due Finmeccanica, raggruppando da un lato tutte le attività legate alla difesa (Finmeccanica 1) e dall’altro quelle civili (Finmeccanica 2), diventerebbe comunque problematico collocare l’intera Fincantieri sia nell’uno che nell’altro gruppo.”

“Il Coordinamento nazionale Fiom del gruppo Fincantieri ribadisce che difendere l’unità e l’integrità del gruppo significa difendere un pezzo significativo del patrimonio industriale del nostro Paese. Per noi, quindi, questa è la condizione irrinunciabile di qualsiasi ipotesi di privatizzazione. Due anni fa, Fim, Fiom, Uilm hanno proposto l’ingresso di tutta Fincantieri in Finmeccanica proprio perché questa era e rimane la sola soluzione percorribile in grado di garantire l’unità e l’integrità del Gruppo. La Fiom si opporrà adesso a qualsiasi ipotesi che faccia cadere o che metta a rischio questa condizione.”

“Su queste basi, la Fiom intende avviare una vasta iniziativa politico-istituzionale, sia a livello nazionale che locale, allo scopo di promuovere soluzioni positive e di contrastare scelte che corrispondono più a interessi di parte o di lobby che agli interessi industriali dell’Italia.”

 

Fiom-Cgil/Ufficio stampa

 

Roma, 18 aprile 2003