COMUNICATO  STAMPA

Tecnosistemi: grave il dissesto finanziario. A rischio 2.000 posti di lavoro

 

Crescono nel sindacato le preoccupazioni riguardo alla situazione industriale e finanziaria del gruppo Tecnosistemi, la cui crisi negli ultimi giorni sembra essersi ulteriormente aggravata.

Risulta infatti che nella giornata odierna la Procura della Repubblica di Milano abbia emesso un decreto di perquisizione nei locali delle società del gruppo al fine di individuare eventuali responsabilità riferite a manipolazioni contabili e di bilancio.

Intanto è’ fissata per il 18 settembre l’udienza davanti al Tribunale di Milano per esaminare l’ipotesi di ammettere o meno l’azienda a procedure concorsuali conseguenti al pesante indebitamento in cui versa l’azienda. In vista di tale scadenza, Fim Fiom e Uilm sono intervenute presso il ministero dell’Industria per favorire l’adozione di un provvedimento di amministrazione straordinaria ai sensi della Legge 270 (Legge Prodi).

“La situazione di Tecnosistemi, anche alla luce delle notizie odierne, si conferma di estrema gravità – dichiarano i dirigenti nazionali del sindacato dei metalmeccanici, Angelo Mangino (Fim), Gianni Scaltriti (Fiom) e Adolfo Rocchetti (Uilm). Una situazione che rischia di mettere in ginocchio i lavoratori di un gruppo che solo un anno fa aveva una posizione di mercato significativa nel settore dell’impiantistica di telecomunicazioni. Difficile non pensare a pesanti responsabilità dei massimi vertici aziendali e della proprietà riguardo al dissesto finanziario e al rischio di un vero e proprio tracollo industriale e occupazionale”.

Il gruppo Tecnosistemi occupa oggi circa 2.000 dipendenti distribuiti su tutto il territorio nazionale, oltre a società estere.

 

Uffici Stampa Fim, Fiom, Uilm

Roma, 16 settembre 2003