COMUNICATO  STAMPA

 

Fiat. Rinaldini (Fiom): “Il nostro delegato, cui oggi è stato impedito l’ingresso alla Sata di Melfi, deve rientrare nello stabilimento”

 

Gianni Rinaldini, segretario generale della Fiom-Cgil, ha rilasciato oggi la seguente dichiarazione a seguito dei fatti accaduti allo stabilimento Sata di San Nicola di Melfi (Potenza). La Sata, ove lavorano 7 mila dipendenti, fa parte del gruppo Fiat Auto.

“Questa mattina, a un delegato Fiom della Sata di Melfi è stato impedito di entrare nello stabilimento senza alcuna motivazione. La Fiat ha scelto la rappresaglia a fronte degli scioperi in atto nello stabilimento che rivendicano un miglioramento delle condizioni lavorative e, in particolare, il superamento della cosiddetta “ribattuta” (che vuol dire 12 turni di notte consecutivi).”

“Per la Fiat, la contrattazione non esiste. I lavoratori e le lavoratrici sono puri oggetti di cui disporre unilateralmente.”

“La Fiom deciderà tutte le ulteriori iniziative di lotta e le iniziative di difesa del delegato che deve rientrare nello stabilimento.”

“Nello stesso tempo, pare evidente che la condizione lavorativa dello stabilimento auto di Melfi, fondata sull’intimidazione e su migliaia di provvedimenti disciplinari, rappresenta un caso nazionale, emblematico delle scelte compiute dalla Fiat.”

 

Ufficio stampa Fiom

 

Roma, 16 settembre 2003