COMUNICATO  STAMPA

 

Licenziamenti. Potetti (Fiom): “Gravissimo e ingiustificato l’annuncio della Cofathec che vuole cacciare 28 lavoratori. Necessaria una certificazione di qualità sociale per le imprese che acquisiscono appalti pubblici”

 

Fabrizio Potetti, coordinatore nazionale Fiom-Cgil del gruppo Cofathec Italia, ha rilasciato oggi la seguente dichiarazione.

 

“Alla Cofathec Progetti Spa, società del Gruppo Cofathec Italia, è stata avviata una procedura di licenziamento collettivo per 28 lavoratori addetti alle sedi di Roma e di Milano. Tale annuncio, drammatico per qualsiasi ipotesi di rioccupazione in tempi brevi in questa situazione congiunturale, è gravissimo in relazione alla situazione reale dell’Azienda. La Cofathec, infatti, ha da poco annunciato alla stampa, e nei comunicati interni ai lavoratori, l’acquisizione di importanti commesse per vari milioni di euro di fatturato all’anno. Nello stesso tempo, è detentrice di una convenzione stipulata con i ministeri del Lavoro e dei Beni Culturali che le garantirà, nei prossimi anni, altri milioni di euro di fatturato. Nella convenzione, poi, a fronte dell’assunzione di lavoratori ex Lsu, sono stati riconosciuti alla Cofathec sgravi fiscali e contributivi che, ovviamente, sono a carico della fiscalità generale.”

“Per questi motivi, i licenziamenti annunciati appaiono una vera beffa ai danni dei lavoratori e della comunità. La Fiom-Cgil, ritiene inaccettabile che un soggetto industriale come il gruppo Cofathec, fornitore tra i più grandi in Italia nel settore dei servizi, con importantissime commesse pubbliche e private, possa avere un comportamento del genere e continuare ad accreditarsi come fornitore pubblico. Crediamo infatti che, almeno per i fornitori pubblici, sia necessario per l’acquisizione delle commesse un codice etico che salvaguardi, da un lato, il livello delle prestazioni fornite ai cittadini per conto dello Stato e, dall’altro, i diritti e la sicurezza dei lavoratori.”

“In Italia, soltanto poche realtà (l’Amministrazione comunale di Firenze è, tra queste, l’unica relativa a una grande città) stabiliscono che tra i requisiti necessari per l’acquisizione di lavori in appalto, compresa la gestione di servizi pubblici, ci sia una certificazione di qualità anche in relazione al rispetto dei diritti dei lavoratori, all’orario di lavoro e all’ambiente.”

“La Fiom ritiene necessario che tutte le stazioni appaltanti di servizi pubblici, tra cui anche il Comune di Roma (che si sta distinguendo per molte iniziative a sostegno di standards più elevati di civiltà rispetto alle politiche dei condoni), pretendano l’adozione di tali certificazioni di qualità affinché le aziende che non rispettano tali requisiti minimi di garanzia siano escluse dalle gare di appalto.”

La Cofathec Italia è un gruppo presente in diverse parti del nostro Paese e attivo nel campo della progettazione e conduzione di impianti. In totale, occupa circa 2.300 lavoratori.

 

Fiom-Cgil/Ufficio stampa

 

Roma, 13 novembre 2003