COMUNICATO  STAMPA

 

Contratto metalmeccanici. Riuscito lo sciopero nel gruppo Fincantieri per il pre-contratto. Bianchi (Fiom): “Se non viene aperta la trattativa, lotta ancora più dura”

Uno sciopero di 3 ore, con adesioni altissime, ha paralizzato i cantieri navali del gruppo Fincantieri (9 mila dipendenti) fin dalle prime ore di questa mattina. Cortei interni, presidi alle portinerie: l’attività produttiva è stata completamente fermata. A Monfalcone, nel cantiere più grande del Gruppo, i lavoratori hanno bloccato gli scaloni di accesso alla Caribbean Princess, la nave passeggeri che è in costruzione in bacino, e nessuno è salito a bordo.

L’odierna giornata di lotta, che segue lo sciopero e la manifestazione nazionale tenuta a Trieste il 26 settembre, è stata promossa dalla Fiom per rivendicare il pre-contratto. La mobilitazione, che in alcune città (Genova, Sestri Levante) si è intrecciata con gli scioperi contro il decreto-legge del Governo sull’amianto, ha coinvolto gli otto cantieri navali del Gruppo e lo stabilimento dell’Isotta Fraschini di Bari (costruzione di motori).

In Fincantieri la vertenza per il pre-contratto è stata aperta dalla Fiom alla fine di giugno, ma finora la società triestina si è rifiutata di trattare. Il coordinamento Fiom ha già programmato per la prossima settimana altre 4 ore di sciopero articolato.

“La straordinaria partecipazione agli scioperi di oggi – ha dichiarato Sandro Bianchi, coordinatore nazionale Fiom-Cgil della cantieristica navale – conferma la volontà dei lavoratori di conquistare il pre-contratto. La direzione della Fincantieri deve aprire la trattativa. Il Gruppo ha finora rifiutato di confrontarsi con le legittime richieste della Fiom soltanto per inconfessabili ragioni politiche. Così facendo, la Fincantieri otterrà solo il risultato di inasprire il conflitto.”   

 

Fiom-Cgil/Ufficio stampa

Roma, 10 ottobre 2003