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COMUNICATO
STAMPA
Firema.
Primo incontro a Palazzo Chigi per risolvere la crisi del Gruppo. Fim, Fiom,
Uilm chiedono il ritiro delle lettere di mobilità
E’ previsto per fine ottobre, a Palazzo Chigi, un nuovo incontro tra Governo, Regione Veneto, Enti Locali padovani e sindacati dei metalmeccanici sulla vicenda del gruppo Firema. E’ questo l’appuntamento con cui si sono lasciate le parti che si sono riunite oggi, a Roma, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Nel corso dell’incontro, svoltosi in tarda mattinata, i sindacati di categoria Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil hanno presentato la loro posizione unitaria articolata su quattro punti. Primo, ritiro da parte di Firema delle lettere di mobilità inviate a 243 lavoratori del sito di Padova e a 15 loro colleghi del sito di Milano. Secondo, rientro delle commesse provenienti da Trenitalia e rifiutate da Firema. Terzo, ricerca di una soluzione per il sito di Padova (ex Officine Stanga). Quarto, sollecitazione a Finmeccanica, la cui partecipazione azionaria in Firema è recentemente scesa dal 49 al 19%, affinché eserciti il necessario ruolo di controllo sul Gruppo. Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Giovanardi, ha quindi espresso l’interessamento del Governo sulla vicenda della Firema e ha preso quindici giorni di tempo per compiere una serie di verifiche in relazione, in particolare, con la situazione del sito di Padova. Per tutta la mattinata, oltre 200 lavoratori, provenienti dalle varie sedi del Gruppo, hanno dato vita a un vivace presidio sindacale di fronte a Palazzo Chigi. Il gruppo Firema, attivo nella produzione e nella riparazione di materiale rotabile per le ferrovie, occupa oggi circa 1.000 addetti distribuiti su 5 siti: Milano, Padova, Spello (Perugia), Caserta, e Tito (Potenza). L’intenzione palesata dalla proprietà con l’invio delle 243 lettere di mobilità ai lavoratori delle ex Officine Stanga porterebbe in pratica, se confermata, alla chiusura del sito di Padova. Roma, 10 ottobre 2003 |