NOTA STAMPA

  

Rsu. Le elezioni alla Teksid (Torino) e alla Ferroli (Verona) confermano
il trend positivo della Fiom

  

Nuovi risultati nelle elezioni di alcune Rappresentanze sindacali unitarie (Rsu) confermano il trend positivo che caratterizza il gradimento che le liste della Fiom-Cgil incontrano tra i lavoratori metalmeccanici. Si tratta della Teksid degli stabilimenti di Carmagnola e di Borgaretto (Torino) e della Ferroli di San Bonifacio (Verona). E ciò che rende significativo un paragone tra questi diversi risultati è proprio il fatto che si tratta di aziende che hanno storie e collocazioni territoriali e produttive assai diverse.

Nel primo caso, quello degli stabilimenti piemontesi della Teksid, ci troviamo di fronte ad aziende siderurgiche in cui la Fiom aveva già un forte insediamento. Nel secondo, quello della Ferroli, abbiamo invece a che fare con un’azienda veneta produttrice di apparecchiature domestiche per il riscaldamento dell’acqua in cui la Fiom non aveva, fino a qualche mese fa, neppure un iscritto.

Ebbene, alla Teksid di Carmagnola la Fiom, pur essendo già il primo sindacato, si è ulteriormente rafforzata nell’elezione della Rsu avvenuta nei primi giorni di giugno, passando dal 27,5% dei voti espressi nel 2000 all’attuale 31,0% (334 voti su 1.079). Anche la Fismic ha compiuto un balzo in avanti passando dal 9,1% al 18,0%. Arretrano invece i sindacati firmatari dell’intesa separata con Federmeccanica del 7 maggio: la Fim-Cisl passa dal 26,7% al 15,9% mentre la Uilm-Uil passa dal 24,1% al 22,7%. Infine, stabile la Ugl che passa dal 12,6% di tre anni fa al 12,4%.

Alla Teksid di Borgaretto, sempre in provincia di Torino, la Fiom ottiene un risultato ancora più clamoroso passando dai 164 voti, pari al 76,6% del 2000, ai 205 voti di oggi, pari all’85,4% dei 240 voti validi. Nell’insieme del gruppo, che comprende anche la Comau Service Teksid e l’Officina 34 (Attrezzeria) del sito di Carmagnola, la Fiom passa dal 34,0% del 2000 al 43,6% del 2003, con 612 consensi su 1.405 voti validi. In sostanza, la Fiom avanza del 9,6%. Anche la Fismic, passando da 135 a 237 voti e quindi dall’8,2 al 14,7%, avanza del 6,5%. Arretrano invece la Fim-Cisl (- 10,7%), la Uilm-Uil (- 3,9%) e la Ugl (- 1,4%).

Veniamo adesso al caso della Ferroli, un’importante impresa metalmeccanica, sita nell’Est veronese, che ha una posizione di leadership nella fabbricazione di caldaie a gas per la produzione di acqua calda e per il riscaldamento domestico. Da notare che, in quest’azienda, la Fim-Cisl ha sempre avuto un’assoluta prevalenza. Proprio in concomitanza con la difficile vertenza per il rinnovo del contratto Federmeccanica, la Fiom ha fatto ingresso nella Ferroli facendo i primi 50 iscritti tra gli oltre 1.100 dipendenti dello stabilimento.

Nell’elezione della Rsu, svoltasi a fine maggio, la Fiom ha ampliato l’area del suo consenso raccogliendo 125 voti, ossia più del doppio degli iscritti. In pratica, la lista Fiom ha avuto il 17,7% dei voti validi e 3 delegati eletti nella Rsu. La Fim, tradizionalmente egemone, ha avuto l’82,3% dei voti e 14 delegati eletti.

 

Fiom-Cgil/Ufficio stampa

Roma, 6 giugno 2003