COMUNICATO  STAMPA

Firema. Fim, Fiom, Uilm: sciopero di otto ore con manifestazione nazionale a Roma

 

Per domani, venerdì 6 giugno 2003, Fim, Fiom, Uilm hanno proclamato uno sciopero di 8 ore dei lavoratori del gruppo Firema con manifestazione nazionale a Roma.

Al centro della protesta, la decisione di Firema, giudicata “gravissima” dai sindacati, “di rinunciare alle commesse già assegnate per la ricostruzione di centinaia di carrozze ferroviarie”. Scelta che, sempre secondo i sindacati, “risulta tanto più irresponsabile di fronte alla richiesta di ricorrere all’utilizzo della Cassa integrazione straordinaria”.

In un loro comunicato, le Segreterie nazionali dei tre sindacati metalmeccanici ricordano che il gruppo Firema, nel 2001 “ha presentato un piano industriale che prevedeva la ricapitalizzazione dell’azienda, un nuovo assetto societario, la ridefinizione del debito con le banche creditrici e il mantenimento degli attuali siti produttivi con l’impegno di rilancio sul mercato. A fronte del piano, venivano richiesti 24 mesi di Cassa integrazione straordinaria, di cui i secondi 12 erano vincolati a una verifica sull’attuazione degli impegni”. Fim, Fiom, Uilm osservano, però, che l’azienda non solo “non ha risolto ancora nessuno dei presupposti del piano di rilancio, ma, addirittura, ha comunicato ufficialmente che ha rinunciato a commesse già assegnate e che vi rinuncerà anche in futuro perché non sufficientemente remunerative”.

“E’ evidente - prosegue il comunicato - che tali scelte porteranno alla distruzione dei siti produttivi, Padova per prima, nonché alla vendita a pezzi del patrimonio e consegnerà il resto di Firema ad un futuro totalmente incerto. E’ evidente altresì che la crisi finanziaria viene scaricata sui lavoratori e che la richiesta della Cassa integrazione è falsamente finalizzata al rilancio ed è anzi destinata a ridurre i costi per poi chiudere gli stabilimenti.”

“Le Segreterie nazionali ed il Coordinamento Firema – afferma il comunicato - richiedono all’azienda la ripresa immediata delle commesse, presupposto essenziale per la sopravvivenza dello stabilimento di Padova, e il rispetto degli impegni presi con il piano industriale.”

La manifestazione di domani si svolgerà con un presidio degli scioperanti, giunti nella Capitale da tutti i siti del Gruppo, sotto la sede del ministero delle Attività produttive, in via Molise.

Al Governo, infatti, “viene richiesta la convocazione di un confronto con la presenza dei Governatori delle Regioni interessate e di Trenitalia per una discussione sul settore ferroviario”. La protesta dei lavoratori sarà però idealmente rivolta anche alla Finmeccanica perché quest’ultima “ha rigettato la richiesta di un incontro con le Organizzazioni sindacali”. Nel comunicato, i sindacati ricordano che la stessa Finmeccanica detiene ancora il 49% del pacchetto azionario di Firema.

La Firema è uno dei principali gruppi attivi, nel nostro Paese, nel campo della produzione di materiale rotabile per il trasporto ferroviario, compreso l’Etr 500.

 

Uffici stampa Fim, Fiom, Uilm

 

Roma, 5 giugno 2003