COMUNICATO
STAMPA Contratto
metalmeccanici. Fiom: “Si annuncia imponente la manifestazione nazionale del 7
novembre. A Roma, decine di migliaia di metalmeccanici con 19 treni e 1.500
pullman. I pre-contratti sono già quasi 300, mentre le vertenze aperte sono più
di 1.800”
“Con lo sciopero generale e con la manifestazione nazionale del 7 novembre, i metalmeccanici tornano a Roma, a due anni di distanza dal 16 novembre 2001, per riproporre come elemento centrale del dibattito politico le questioni dell’autonomia contrattuale, della rappresentanza e della democrazia sindacale.” Lo ha detto Gianni Rinaldini, segretario generale della Fiom-Cgil, nel corso della conferenza stampa tenuta oggi, a Roma, per illustrare motivazioni e modalità della giornata di lotta del 7 novembre. “Quello che cerchiamo di far capire – ha affermato Rinaldini – è una cosa semplice e cioè che i metalmeccanici lottano innanzitutto per conquistare il diritto di esprimersi sugli atti contrattuali che li riguardano. Il problema, infatti, non è solo che i contenuti dell’intesa separata del 7 maggio fossero per noi contrattualmente inaccettabili o che questa intesa sia stata realizzata dalla Federmeccanica con organizzazioni sindacali minoritarie. La cosa più inaccettabile è che tale intesa non è stata sottoposta al voto dei lavoratori.” La manifestazione nazionale di venerdì prossimo si annuncia imponente: stando ai dati sin qui pervenuti alla sede centrale della Fiom, 19 treni speciali e 1.500 pullman (Lazio escluso) porteranno a Roma decine di migliaia di partecipanti. L’obiettivo della Fiom è quello di realizzare una manifestazione pari a quella del novembre 2001. Due cortei muoveranno alle 8.30 del mattino, rispettivamente, dal piazzale della stazione Tiburtina e dal piazzale dei Partigiani (stazione Ostiense). Un terzo corteo partirà, alle ore 9.00, da piazza della Repubblica. L’arrivo dei tre cortei è previsto intorno alle ore 11.00 a piazza San Giovanni dove si terrà il comizio conclusivo nel corso del quale parleranno, tra gli altri, lo tesso Rinaldini e il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani. A monte della manifestazione – ha spiegato Tino Magni, responsabile organizzativo della Fiom – ci sono centinaia di attivi e di assemblee e una vasta azione volta a raccogliere sottoscrizioni con cui finanziare l’iniziativa. Dopo l’intesa separata del 7 maggio, ha precisato ancora Magni, la Fiom ha realizzato, sul piano nazionale, un totale minimo di 36 ore di sciopero (20 prima delle ferie estive e 16 da settembre in avanti, compreso lo sciopero del 7 novembre prossimo). Nel caso però di alcune vertenze pre-contrattuali, è stato già effettuato un numero di ore sciopero più alto. Nel corso della conferenza stampa, è stata illustrata anche la situazione relativa alla campagna per i pre-contratti lanciata dalla Fiom nel luglio scorso. Secondo l’ultimo rilevamento dell’Ufficio sindacale della Fiom, ha detto il suo responsabile Giorgio Cremaschi, i pre-contratti già firmati sono 294, il che significa che nelle ultime due settimane ne sono stati realizzati 74. I lavoratori interessati da questi accordi sono oltre 50 mila. Vi sono, inoltre, 1.868 vertenze pre-contrattuali già aperte o in via di apertura che coinvolgono oltre 405 mila metalmeccanici. Tra queste ultime, alcune centinaia di vertenze sono già approdate al tavolo delle trattative. “Va detto inoltre - ha aggiunto Cremaschi - che le vertenze toccano ormai tutto il territorio nazionale. Sono infatti più diffuse nel Centro-Nord, ma proprio in questi giorni abbiamo avuto i primi due accordi nel Lazio e il primo accordo in Puglia. C’è inoltre una crescita delle intese a Torino e nel Veneto. A ciò si aggiunga che stanno entrando in scena i grandi gruppi i cui stabilimenti sono diffusi sia al Nord che al Sud.” “I pre-contratti - ha precisato Rinaldini - non vanno confusi con le vertenze di secondo livello. Si tratta di accordi realizzati a livello aziendale, volti però a superare i problemi salariali e normativi posti dall’intesa separata del 7 maggio scorso.” Rinaldini
ha infine richiamato l’attenzione di tutti sulle inique misure previste
dall’art. 47 del Decretone di accompagnamento alla Finanziaria; misure che
colpiscono duramente i diritti acquisiti da quelle lavoratrici e quei lavoratori
che sono stati esposti all’amianto per periodi superiori ai 10 anni. Fiom-Cgil/Ufficio stampa Roma, 4 novembre 2003 |