COMUNICATO STAMPAContratto
metalmeccanici. Fiom:“Preoccupante lo stato della trattativa con
Federmeccanica”
Si è svolto oggi a Roma il quinto incontro della trattativa per il rinnovo del Contratto Federmeccanica. Al termine, la Segreteria nazionale della Fiom-Cgil ha diffuso una nota in cui si afferma, tra l’altro, che la stessa Fiom, oltre a sostenere le proprie richieste di riduzione d’orario per i lavoratori che operano con turni più disagiati, “ha chiesto alla Federmeccanica di mantenere inalterata la formulazione del contratto per quanto riguarda la definizione degli orari massimi settimanali e giornalieri. E’ infatti in discussione, da parte del Governo, un decreto attuativo di una direttiva europea sull’orario che scardina i contratti nazionali, dichiarando decadute le norme sugli orari massimi dopo un anno dalla scadenza dei contratti”. La Fiom ha quindi sostenuto che “quanto contenuto nell’articolo 18 della norma in via di definizione rappresenta un attacco inaccettabile al diritto dei lavoratori ad un orario certo” e ha sottolineato che “contrarie ad essa si sono dichiarate tutte le organizzazioni sindacali”. Per la Fiom, la normativa contrattuale relativa alla durata massima dell’orario di lavoro deve rimanere “inalterata” e la Federmeccanica “deve quindi assumere l’impegno a conservare l’attuale formulazione sugli orari di lavoro”. La Federmeccanica, si è quindi “riservata di rispondere a molte delle nostre richieste, tuttavia ha già preannunciato alcuni “No” senza mediazioni. Sulla riduzione d’orario, sul miglioramento del trattamento di malattia, sul miglioramento della banca ore, su tutto ciò che ha un costo la Federmeccanica ha preannunciato il suo rifiuto. Inoltre, l’organizzazione degli industriali si è pubblicamente riservata di avvalersi della possibilità offerta dalle nuove norme di legge di rivedere gli orari settimanali e giornalieri”. “Sinora - prosegue la nota - le posizioni della Federmeccanica non solo sono lontanissime dalle richieste della piattaforma, ma si presentano come prive di qualsiasi dimensione negoziale. La Federmeccanica non ha in nessun modo mostrato una disponibilità alla trattativa, ma ha presentato le proprie posizioni come assolutamente prive di margini di negoziato. Questo non solo con i “No” alle richieste sindacali, ma anche là dove si prefigurano elementi di una vera e propria contropiattaforma. L’atteggiamento degli imprenditori è così sintetizzabile: “Se è così bene, altrimenti è così lo stesso”. “E’ chiaro - conclude la nota - che il permanere di questa linea della Federmeccanica mette in discussione la stessa funzione dello spazio negoziale previsto dalle regole contrattuali (...). La Fiom valuterà, a partire dalle riunioni dei suoi organismi nazionali, lo stato profondamente preoccupante della trattativa e le iniziative necessarie per chiedere alla Federmeccanica l’apertura di un vero negoziato.” Fiom-Cgil/Ufficio
stampa Roma, 26 febbraio 2003 |