COMUNICATO STAMPA

 

Iraq. I metalmeccanici in lotta contro la guerra. In tutta Italia, scioperi, cortei, fiaccolate

  

Ampia, immediata, diffusa, variegata: si presenta così la risposta delle lavoratrici e dei lavoratori metalmeccanici all’inizio della guerra condotta dagli anglo-americani in Iraq. Come minimo, infatti, i metalmeccanici hanno accolto l’indicazione lanciata ieri da Cgil, Cisl e Uil di attuare uno sciopero di 2 ore a fine turno. In molte aziende e in vari territori, le Rsu e i sindacati locali sono però andati anche oltre questa indicazione organizzando scioperi di 2 ore e mezzo, come alla Piaggio di Pontedera (Pisa), 3 ore, come alla Breda di Pistoia, o 4 ore, come in tutta la Liguria. Inoltre, in molti casi, i metalmeccanici sono usciti già nelle prime ore del mattino dai propri stabilimenti dando vita a cortei e manifestazioni che, in molte località, hanno attraversato zone industriali, periferie e centri cittadini.

Tante sono state le iniziative di lotta oggi attuate e tanto numerosi gli stabilimenti coinvolti che è impossibile citarli in dettaglio. Ecco però un quadro sommario della giornata. In Val d’Aosta, Alto Adige, Lazio, Abruzzo, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna sono stati attuati scioperi di 2 ore dalle 15 alle 17 con manifestazioni esterne ai luoghi di lavoro. In particolare, nel Lazio sono state attuate in serata fiaccolate a Roma, Frosinone, Cassino, Viterbo e Civitavecchia.

In Trentino, questo schema è stato arricchito da alcune assemblee realizzate in fabbrica nel corso della mattinata.

In Piemonte, gli scioperi sono cominciati già nelle prime ore del mattino. A Torino, la Fiat Mirafiori si è fermata per 2 ore: dalle 9 alle 11 nel primo turno e dalle 16 alle 18 nel secondo turno. Due ore anche negli stabilimenti Alenia di via Marche e di Caselle, alla Iveco, alla Ibm e alla Thyssen-Krupp. Un’ora, invece, alla Fiat Avio. Numerosissime anche le fermate nella zona Ovest di Torino (Automotive, Bertone, Bitron, Bitron Video, Comau Grugliasco, Lear di Grugliasco e di Orbassano, Marelli Scarico) nel polo di Chivasso, nella zona di Moncalieri (Denso, Teksid di Borgaretto, Skf, Viberti ecc.) e nel Canavese. A Vercelli hanno scioperato dalla 9 alle 11 la Cerutti e l’Italcardano. Altre iniziative di lotta, scioperi e presidi, ad Alessandria, Asti, Biella, Cuneo e Novara.

In Liguria Fim, Fiom e Uilm hanno proclamato uno sciopero di 4 ore. A Genova 3 cortei, con almeno 40 mila manifestanti, hanno raggiunto piazza De Ferrari provenienti dalla zona industriale del Ponente, da quella del Porto e da piazza Verdi (Levante). Altissime le adesioni nelle aziende di riparazioni navali e siderurgiche (100%) e all’Ansaldo (oltre il 90%). Cortei anche a La Spezia (15 mila manifestanti) e Savona (oltre 5 mila persone). A Imperia presidio nel centro cittadino. Lombardia. La manifestazione più grande è quella che ha attraversato le vie del centro di Milano: oltre 100 mila persone sono confluite in piazza Duomo. Tra queste, forte presenza di metalmeccanici. A Brescia i primi scioperi sono partiti alle 11. A Bergamo lo sciopero è stato portato a 4 ore. In Brianza la Candy ha scioperato al 100%. Altre iniziative a Lecco, Legnano, Pavia, Sondrio e Varese.

Veneto. La prima fabbrica a entrare in sciopero è stata la Zanussi di Susegana (Treviso). A Venezia piazza Ferretto, nell’entroterra mestrino, è stata riempita da migliaia di lavoratori della Fincantieri, degli appalti metalmeccanici del Petrolchimico e di altre aziende. A Padova scioperi di 2 ore a partire dalle 10 e manifestazione nel centro città. In provincia di Belluno, alla Zanussi di Mel lo sciopero è stato portato a 3 ore (dalle 9 alle 12). Altre iniziative a Rovigo, Verona, Vicenza, Schio, Bassano del Grappa e San Donà.

Friuli-Venezia Giulia. A Pordenone, i lavoratori della Zanussi di Porcia hanno attuato un presidio sulla statale Pontebbana. Alla Fincnatieri di Monfalcone, sciopero a partire dalle 10 con manifestazione esterna.

Emilia-Romagna. A Bologna la media di adesioni allo sciopero è stata superiore all’80%. A Ferrara, Modena e Parma lo sciopero è stato elevato a 4 ore. A Imola a 3. Altre manifestazioni a Cesena, Forlì, Piacenza, Ravenna e Rimini.

Toscana. A Siena, i lavoratori della Triganò hanno attuato uno sciopero di 8 ore. A Pontedera (Pisa) i lavoratori della Piaggio sono usciti dallo stabilimento già alle 8 del mattino. Alla periferia di Livorno sono stati attuati cortei lungo l’Aurelia. A Firenze grande manifestazione in mattinata con la partecipazione di 20-25 mila tra lavoratori e studenti.

Marche. Ad Ancona, lo sciopero della Fincantieri e dei Cantieri del Molo Sud è iniziato alle 9.

Campania. In mattinata, fermate spontanee all’Alfa di Pomigliano. A Napoli manifestazione, dalle ore 15, in piazza Matteotti.

Calabria. Adesioni altissime alla Omeca, al Nuovo Pignone, alla Sielte, alla Otis e alla Schindler. Manifestazioni, in mattinata, a Catanzaro e, in serata, a Gioia Tauro e Vibo Valentia.

 

Fiom-Cgil/Ufficio Stampa

 

Roma, 20 marzo 2003