COMUNICATO
STAMPA
Dichiarazione
di Giorgio Cremaschi, Segretario nazionale Fiom-Cgil: “I dati Eurostat sul
costo del lavoro mostrano che i bassi salari sono tra le cause dell’attuale
stagnazione economica e danno ragione alla Fiom sulla sua piattaforma per il
Contratto nazionale”. La dinamica dei salari del costo del lavoro italiana è la più bassa d’Europa. Questo dimostra che la crisi italiana è dovuta tra l’altro all’eccesso di flessibilità del lavoro e ai bassi salari, che oramai sono diventati un vero e proprio fattore di stagnazione economica. Dopo anni nei quali la Confindustria ha chiesto di ridurre il costo del lavoro per avere sviluppo scopriamo che in Italia esso aumenta dello 0,6% in un anno, rispetto al 2,8% medio dell’Europa. Andiamo a una velocità di quasi 1/5 di quella media europea e ciò nonostante la nostra economia è tra le più ferme. Questo
dimostra che bisogna aumentare i salari e diminuire la flessibilità e la
precarietà del lavoro, non solo come atto di giustizia sociale, ma come scelta
di sviluppo economico. Questi dati confermano la giustezza delle rivendicazioni
della Fiom sul Contratto nazionale e il grave errore fatto dalla Fim e dalla
Uilm nel sottoscrivere un’intesa che non tutela il salario reale dei
lavoratori e aumenta la precarietà. Da questi dati traiamo ancora maggiore
convinzione a continuare la vertenza contrattuale. Fiom-Cgil/
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