COMUNICATO  STAMPA

 

Contratto metalmeccanici. Cremaschi (Fiom): “La nuova inflazione programmata nel Dpef sconfessa totalmente le intese separate accettate da Fim e Uilm”

 

Giorgio Cremaschi, segretario nazionale della Fiom-Cgil e responsabile dell’Ufficio sindacale, ha rilasciato oggi la seguente dichiarazione.

 

“La decisione del governo di rivalutare l’inflazione programmata per il biennio 2003-2004, per quanto ancora inadeguata rispetto all’inflazione reale, rappresenterebbe, se confermata una clamorosa sconfessione delle intese separate realizzate da Fim e Uilm con le controparti per il rinnovo dei Contratti dei metalmeccanici.”

“Tutte queste intese separate - ovvero quelle realizzate con Federmeccanica, Unionmeccanica-Confapi e Lega delle Cooperative - sono costruite su un’inflazione programmata del 2,7%, quale era determinata dal Dpef del 2002 per il biennio 2003-2004. Tale inflazione programmata è sempre stata nettamente contestata dalla Fiom perché non credibile. Ora, se il Governo nel nuovo Dpef porterà l’inflazione programmata per lo stesso biennio al 4,3%, le valutazioni della Fiom troveranno una prima conferma. A questo punto, solo su questa voce nelle buste paga dei metalmeccanici mancheranno 1,6 punti d’inflazione pari ad almeno 23 euro.”

“Le intese separate per il rinnovo dei Contratti metalmeccanici non solo non difendono il salario dall’inflazione reale e non redistribuiscono produttività, ma sono al di sotto del livello minimo di applicazione formale dell’accordo del 23 luglio 1993.”

“Ora, sarebbe quindi doveroso riaprire i tavoli di trattativa e Fim e Uilm dovrebbero sentirsi tenute a richiedere la rivalutazione delle intese da loro sottoscritte. E’ chiaro, in ogni caso, che a questo punto tali intese separate sono totalmente delegittimate e che i lavoratori avranno titolo di agire in tutte le sedi per chiedere la tutela del proprio salario.”

“La Fiom continuerà, a maggior ragione, la sua iniziativa per un vero rinnovo contrattuale, sia sul piano generale che agendo, in sede aziendale, per i pre-contratti.”

 

Fiom-Cgil/Ufficio stampa

 

Roma, 16 luglio 2003