COMUNICATO STAMPA Contratto
metalmeccanici. Domani, 12 giugno, la “giornata della diffida” lanciata
dalla Fiom alle imprese Federmeccanica e alle associazioni industriali
territoriali Domani, giovedì 12 giugno, in tutta Italia si svolgeranno le iniziative organizzate a livello territoriale nell’ambito della giornata della diffida lanciata dalla Fiom-Cgil nei confronti della Federmeccanica. Una lettera della Fiom, con cui le imprese metalmeccaniche vengono diffidate dall’applicare ai propri dipendenti norme peggiorative del Contratto collettivo nazionale di lavoro 8 giugno 1999, sarà consegnata, contemporaneamente, alle direzioni di centinaia di imprese metalmeccaniche nonché alle associazioni industriali di numerose provincie sparse su tutto il territorio nazionale. Per la Fiom, infatti, l’accordo siglato il 7 maggio dalla Federmeccanica e dall’Assistal con Fim e Uilm non viene considerato come uno strumento valido per rinnovare il Contratto dei metalmeccanici in quanto non accettato dalla stessa Fiom che è, invece, una delle parti firmatarie del precedente accordo, quello dell’8 giugno 1999. Ne deriva che per la stessa Fiom, in base al principio della cosiddetta “ultrattività” dei contratti, l’intesa di quattro anni fa è ancora valida. In altri termini, gli aumenti del salario nominale erogati dalle imprese a seguito dell’accordo del 7 maggio vengono considerati, dalla Fiom, come anticipi relativi a aumenti retributivi conseguenti a futuri accordi. In base alla stessa logica, però, la Fiom ritiene illegittima qualsiasi manomissione del quadro dei diritti derivanti dal contratto dell’8 giugno 1999. Le controparti nazionali, locali e aziendali vengono quindi invitate a non applicare a nessun lavoratore norme peggiorative in materia di orario, rapporti di lavoro o altro. In occasione della “giornata della diffida”, in vari territori e in molte aziende saranno utilizzate da due a otto ore del pacchetto di 16 ore di sciopero varato dalla Direzione Fiom il 3 giugno scorso a sostegno dell’iniziativa lanciata dai metalmeccanici Cgil per riportare la Federmeccanica al tavolo delle trattative. Queste ore di sciopero saranno poi variamente impiegate: si andrà da assemblee e cortei interni che accompagneranno la consegna della lettera Fiom alle Direzioni aziendali ad iniziative esterne quali l’effettuazione di presidi presso le associazioni imprenditoriali delle maggiori città. In particolare, a Roma, attorno alle ore 10.00 sarà effettuato un presidio nei pressi della stazione della metropolitana Eur Fermi. Successivamente, una delegazione guidata da due componenti della segreteria nazionale Fiom, Giorgio Cremaschi e Francesca Re David, si recherà alla vicina piazza Benito Juarez, dove la Federmeccanica ha la sua sede nella Capitale. Davanti a tale sede, uno striscione con su scritto “Vogliamo il Contratto” sarà alzato in volo da alcuni palloni. Sempre nel Lazio, un altro presidio sarà effettuato davanti all’Associazione industriali di Rieti mentre scioperi di 8 ore saranno effettuati in provincia di Frosinone (ivi compreso il polo industriale di Cassino). A Torino, al Teatro Nuovo dove sarà riunito l’Attivo dei delegati, Guglielmo Epifani, segretario generale della Cgil, chiuderà la campagna per il Sì al referendum sull’estensione dell’art. 18 dello Statuto dei lavoratori alle imprese con meno di 16 dipendenti. Epifani si recherà poi davanti allo stabilimento Fiat di Mirafiori all’ora del cambio fra primo e secondo turno. Sempre in Piemonte, ad Alessandria saranno effettuati scioperi di 4 ore con presidio della locale assindustria. A Brescia, con l’adesione anche dei lavoratori della Vallecamonica, si terrà uno sciopero di 4 ore con manifestazione che si concluderà davanti alla sede della Aib. Al ritorno nelle aziende in cui lavorano, i delegati consegneranno la lettera Fiom anche alle rispettive Direzioni. Sempre in Lombardia, sciopero di 4 ore nelle aziende medio-grandi della provincia di Varese. Qui un presidio, cui parteciperanno i lavoratori della Whirlpool, si terrà davanti alla sede dell’Univa. Altre
iniziative si terranno a Milano, Mantova, Como, Lodi, Sondrio, Lecco, Pavia,
Cremona, Legnano, Bergamo, Ancona, Jesi, Bari, Brindisi, Taranto e in numerose
altre provincie. Fiom-Cgil/Ufficio stampa Roma, 11 giugno 2003 |