COMUNICATO  STAMPA

Contratto metalmeccanici. Fiom: “Ecco perché portiamo avanti in Fincantieri l’iniziativa per il pre-contratto”

Il Coordinamento Fiom del gruppo Fincantieri ha emesso, nella giornata di oggi, un secondo comunicato relativo agli sviluppi delle relazioni sindacali nel Gruppo rispetto all’iniziativa promossa dai metalmeccanici Cgil, a partire dalla fine di giugno, per conquistare il pre-contratto. Uno strumento, quest’ultimo, volto a sanare, a livello di gruppo o di azienda, i guasti prodotti dall’intesa separata siglata, il 7 maggio scorso, dalla Federmeccanica con Fim e Uilm. Di questo comunicato pubblichiamo, qui di seguito, ampi stralci.

“La Fim e la Uilm hanno inviato alla Fincantieri una lettera, in data 2 luglio 2003, per attivare la procedura prevista per la contrattazione di secondo livello e per chiedere un incontro all’Azienda.” Da parte sua, prosegue il comunicato, la Fiom ha invece già detto che “intende rinnovare il contratto aziendale nei tempi previsti. Non esiste, del resto, alcuna incompatibilità tra l’operazione del pre-contratto e la contrattazione di secondo livello. Ma l’accordo di Gruppo del 28 ottobre 2000 scade alla fine dell’anno. Perché allora Fim e Uilm si muovono con sei mesi di anticipo?”.

“La Fiom - afferma il comunicato - non impone nulla a nessuno. La scelta di fare il pre-contratto in Fincantieri è stata proposta nelle assemblee e approvata dai lavoratori nel referendum del 24 e 25 giugno. E da una settimana i lavoratori della Fincantieri scioperano in tutto il gruppo. Questi scioperi, effettuati con modalità che riducono al minimo il sacrificio per i lavoratori ed esaltano al massimo l’efficacia sul sistema produttivo, cominciano a incidere. Questi sono i fatti che hanno innervosito l’Azienda che ha rifiutato qualsiasi confronto e, per spaventare i lavoratori, fa sapere che non si siederà mai a un tavolo con la Fiom; ma gli stessi fatti, probabilmente, hanno indotto la Fim e la Uilm a bruciare i tempi nel tentativo di introdurre un elemento di confusione tra i lavoratori. E di mettere un bastone tra le ruote alla lotta per il pre-contratto, per impedirle di svilupparsi e di raggiungere il suo obiettivo.”

“Il messaggio della Fim e della Uilm - afferma ancora il comunicato - è trasparente: cari lavoratori, se volete che vi facciamo un contrattino aziendale, magari attraverso un nuovo accordo separato, dovete prima ingoiare il rospo del contratto nazionale. La Fiom dice il contrario: per fare un buon contratto aziendale bisogna prima sgombrare il campo dal macigno dell’accordo separato del 7 maggio e ripristinare il principio democratico che sono i lavoratori a decidere sulle piattaforme e sugli accordi. In gioco è la possibilità di contrattare, cioè di modificare le scelte aziendali.”

“I lavoratori della Fincantieri - conclude il comunicato - hanno la possibilità di scegliere. Con il referendum e con gli scioperi hanno già detto che non vogliono ingoiare il rospo. E hanno ragione, perché ingoiato il primo potrebbero essere costretti a ingoiarne altri. Riprendersi il Contratto nazionale è la condizione necessaria per poter fare anche un buon accordo aziendale.”

 

Fiom-Cgil/Ufficio Stampa

 

Roma, 8 luglio 2003