COMUNICATO STAMPA

Gruppo Marconi. Troili (Fiom) “Respinti i licenziamenti, siamo soddisfatti dell’accordo”

 

“E’ possibile gestire una grave crisi industriale anche in modo diverso dalla Fiat. Le aziende non possono non avere anche delle responsabilità sociali. In altre parole, è possibile applicare modelli solidaristici che nelle crisi industriali riducano i danni per i lavoratori.”

Lo ha dichiarato Elio Troili, coordinatore nazionale del gruppo Marconi per la Fiom-Cgil, al termine della trattativa conclusasi oggi pomeriggio a Genova.

Dopo cento ore di negoziato culminate con una non stop partita il 6 marzo, i sindacati metalmeccanici hanno infatti raggiunto un accordo con la multinazionale britannica.

“Fin dall’inizio - ha ricordato Troili - abbiamo contestato il piano industriale presentato dall’azienda, costringendola a modificarlo. La Marconi, di fronte alla propria crisi, voleva infatti ricorrere in modo massiccio all’arma dei licenziamenti mettendo fuori dagli stabilimenti 1.110 lavoratori. Con l’accordo di oggi, abbiamo escluso gli esuberi strutturali e il ricorso ai licenziamenti. Con il coinvolgimento solidaristico dell’insieme dei dipendenti, oltre 1.200 lavoratori ruoteranno su 430 posti di lavoro, ripartendosi così il danno economico conseguente. In pratica, ognuno dei lavoratori coinvolti verrà a trovarsi in una posizione analoga a quella che risulterebbe dall’applicazione dei contratti di solidarietà, ovvero in una posizione migliorativa rispetto al trattamento di Cassa integrazione.”

“Siamo soddisfatti dell’accordo che ha visto la delegazione della Fiom - ha concluso Troili - responsabilmente impegnata a guidare la trattativa.”

Fiom-Cgil/ Ufficio stampa

Roma, 7 marzo 2003