COMUNICATO  STAMPA

 

Information Technology. Fim, Fiom, Uilm: “No alla vendita di singole aziende del gruppo Itm”

Si è riunito a Roma il Coordinamento Rsu delle aziende Itm per analizzare - insieme alle Segreterie nazionali di Fim, Fiom, Uilm - la situazione del Gruppo “anche alla luce delle reiterate ipotesi di vendita annunciate nelle ultime settimane dalla stampa specializzata”.

Al termine dell’incontro, è stato emesso un comunicato in cui si afferma che dalla riunione “sono emersi forti elementi di preoccupazione, soprattutto in considerazione del breve lasso di tempo intercorso” a partire “dagli accordi sindacali che hanno tracciato le linee dei Piani industriali delle aziende per il triennio 2002-2004”.

“Nello specifico - afferma il comunicato - si sottolinea la mancanza del rispetto degli impegni assunti nell’accordo del settembre 2002 circa gli investimenti finalizzati alla formazione, riqualificazione e riposizionamento del capitale lavoro. Infatti, in molte realtà aziendali del gruppo, l’impressione è quella di un rallentamento, una sorta di condizione di attesa in funzione delle ‘prossime scelte’ di vendita da parte dell’azionista.”

Il Coordinamento, pertanto, ritiene che si debbano “scongiurare ipotesi che disattendano gli accordi sindacali sul Piano industriale sottoscritti nello scorso 2002”.

Il Coordinamento, inoltre, “fa appello a tutti i lavoratori alla vigilanza e alla partecipazione nella consapevolezza che, se passa la linea delle ‘riperimetrizzazioni’ e delle vendite, invece che l’attuazione degli obiettivi previsti dal Piano industriale, e in assenza di azioni coordinate e di settore, il risultato, inevitabilmente, sarà la messa a rischio dell’occupazione oltreché l’impoverimento, ulteriore, di un altro settore industriale importante del Paese.

“Per queste ragioni - conclude il comunicato - Fim, Fiom, Uilm e il Coordinamento Rsu Itm si dichiarano contrari ad ogni ipotesi di vendita e vigileranno perché un gruppo importante dell’informatica non venga impoverito nelle sue peculiarità, magari con operazioni di vendita di aziende importanti del Gruppo.”

 

Uffici stampa Fim, Fiom, Uilm

 

Roma,7 febbraio 2003