COMUNICATO  STAMPA

 

Contratto metalmeccanici. In due cantieri navali di Ancona, le prime intese aziendali precontrattuali. Rinaldini: “Dalla Fiom, una valutazione assolutamente positiva”

Sono state realizzate ad Ancona le prime due intese precontrattuali che aprono la strada al percorso con cui la Fiom si propone, anche passando attraverso una serie di vertenze nelle singole aziende, di riportare la Federmeccanica al tavolo attorno a cui negoziare un rinnovo del Contratto dei metalmeccanici degno di questo nome.

Le aziende in questione sono due cantieri navali, insediati nella zona del molo Sud di Ancona, attivi entrambi nella produzione di imbarcazioni da diporto: il cantiere Crn, con 200 addetti, e il cantiere Mario Morini, con 120 addetti.

In questi due accordi, viene già tradotta in pratica, a soli due giorni dalla riunione del 3 giugno, la linea di azione delineata dalla Direzione Fiom che si propone di “percorrere la strada delle intese aziendali precontrattuali” utilizzando una griglia rivendicativa articolata su alcune priorità definite a livello nazionale.

Ecco i punti principali delle due intese.

Salario: 125 euro di aumento, uguale per tutti i livelli di inquadramento, a partire da maggio 2003. Saranno inoltre corrisposti gli arretrati dal gennaio 2003 all’aprile di questo stesso anno. Complessivamente, l’aumento retributivo così definito “copre integralmente il recupero dell’inflazione 2001-2002 e l’inflazione reale prevista per il 2003”, oltre all’inflazione “prevista per il 2004”.

Orario. “Viene confermata integralmente la normativa prevista dal Contratto 8 giugno 1999, con particolare riferimento all’orario settimanale e allo straordinario.” In pratica, per questa via viene sbarrata la strada a qualsiasi manomissione del concetto di orario massimo settimanale così come disciplinato dall’art. 5 del Contratto stipulato dai sindacati con Federmeccanica quattro anni fa.

Rapporti di lavoro. “L’azienda si impegna a confermare a tempo indeterminato tutti i lavoratori con contratto a termine e interinale che, complessivamente, abbiano prestato lavoro presso l’azienda per un periodo di 8 mesi nell’arco di 12 mesi.” L’azienda si impegna, altresì, “ad esaminare con la Rsu tutti i contratti a causa mista (formazione e lavoro, apprendistato) almeno tre mesi prima della loro scadenza naturale al fine della conferma”. Inoltre, l’azienda informerà la Rsu su “tutti i rapporti di collaborazione coordinata e continuativa nell’ambito dei rapporti di lavoro definiti dal Contratto” e “affronterà in esame congiunto con la Rsu tutte le lavorazioni in appalto e in terziarizzazione”. Infine, “i lavoratori con rapporto interinale presteranno in azienda la loro opera con inquadramento non inferiore al terzo livello”.

Rispetto al salario, all’orario e alla regolazione delle forme di flessibilità relative ai rapporti di lavoro, gli accordi Crn e Mario Morini accolgono quindi, di fatto, alcuni dei punti principali della piattaforma varata dalla Fiom nell’ottobre 2002 per il rinnovo del Contratto nazionale.

Di particolare rilievo l’affermazione, contenuta in entrambi gli accordi, secondo cui “per tutto quanto non esplicitamente concordato restano in vigore le normative del Contratto 8 giugno 1999 che valgono anche come regolamentazioni applicative rispetto alle norme di legge”. Il che significa che le aziende in questione riconoscono il principio dell’ultrattività del Contratto che, nel 1999, fu rinnovato anche con la firma della Fiom-Cgil.

“Diamo una valutazione assolutamente positiva - ha dichiarato Gianni Rinaldini, segretario generale della Fiom - sulle intese precontrattuali realizzate in due cantieri navali di Ancona. Ciò sia per l’ottima qualità dei loro contenuti contrattuali, sia per la tempestività con cui sono stati definiti due accordi che, sicuramente, sono di buon auspicio per i molti altri preaccordi che la Fiom si propone di realizzare nelle aziende metalmeccaniche italiane. Con questi preaccordi, e con la nostra azione generale di lotta, dimostreremo a Federmeccanica che è necessario riaprire un serio negoziato per rinnovare il Contratto collettivo nazionale di lavoro della maggior categoria industriale del nostro Paese.”

 

Fiom-Cgil/Ufficio stampa

Roma, 5 giugno 2003